Oltre la disabilità: l’eccellenza dell’INAIL modello per la Cina

INAIL protagonista di un recente convegno all’Expo di Shangai.
La Cina il 26 giugno 2008 ha ratificato la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità e dieci giorni dopo è entrata in vigore una nuova legge quadro nazionale, che rivoluziona la scena disegnata dalla precedente, del 1990. Un cambiamento che parla anche italiano: la nuova normativa, infatti, nasce da un progetto di cooperazione fra i Ministeri italiani cinese.

23 luglio 2010.
L’Istituto protagonista di un recente convegno all’Expo di Shangai dedicato al confronto tra la realtà avanzata italiana e il paese del Sol Levante che, negli ultimi anni, ha manifestato una crescente sensibilità su questa tematica.

La Cina il 26 giugno del 2008 ha ratificato la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità e dieci giorni dopo è entrata in vigore una nuova legge quadro nazionale, che rivoluziona la scena disegnata dalla precedente, del 1990.

Un cambiamento che parla anche italiano: la nuova normativa, infatti, nasce da un progetto di cooperazione fra il ministero degli Affari esteri italiano e il ministero cinese del Commercio estero, partito a ottobre 2006.

I progressi italiani in materia di disabilità conquistano anche il Sol Levante. Si è svolto recentemente, presso il padiglione Italia dell’Expo di Shanghai, il seminario “Oltre la disabilità”, organizzato da INAIL, Ice, commissariato generale per l’Expo e ministero degli Affari esteri. Un incontro per parlare della nostra normativa avanzata e per confrontarsi con una realtà come la Cina che, negli ultimi anni, ha dimostrato una crescente attenzione su questo tema (evidenziata dall’organizzazione delle Paraolimpiadi nel 2008 e dal padiglione permanente “Life and Sunshine Pavilion” dell’Expo, dedicato proprio alle persone disabili).

A rappresentare un modello d’eccellenza dell’esperienza italiana è stata proprio la complessa missione dell’INAIL che – come ha sottolineato durante il convegno Mario Carletti, direttore centrale Riabilitazione e protesi – “individua interventi diversificati, medici, riabilitativi e sociali, volti al pieno utilizzo delle abilità residue, per favorire il reinserimento nella vita familiare, sociale e lavorativa e il superamento delle barriere della comunicazione e dell’isolamento sociale”. Oltre a Carletti a rappresentare l’Istituto anche Matteo Mauri, vicario della direzione Comunicazione, e Gregorio Teti, del Centro Protesi di Budrio.

Data la presenza di relatori provenienti da centri specializzati nelle tecnologie sia italiani che cinesi, il seminario è stato “una prima, inedita occasione nella quale i massimi esperti dei due Paesi hanno potuto confrontare esperienze e risultati acquisiti e tracciare insieme le linee di un’azione futura”, ha sottolineato Maurizio Forte, direttore dell’ufficio Ice di Shanghai. “Ancora una volta l’Italia offre le tecnologie e le soluzioni giuste per mettere l’uomo al centro”. Sul tema della disabilità la legge italiana è, infatti, molto progredita, in particolare per quanto riguarda l’inserimento nel mondo scolastico e lavorativo. Esistono, poi, punte di eccellenza in fatto di tecnologie avanzate, nei centri di assistenza e riabilitazione, negli strumenti tecnici e scientifici che sostengono le esperienze di inclusione.

(Pa-Ro)

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