Il rapporto è per il WWF un perfetto esempio di applicazione al settore agro-alimentare globale dello Spazio Operativo e Sicuro (SOS) che l’umanità ha a disposizione per prosperare in maniera sostenibile, senza impattare ulteriormente sull’ambiente.
Joao Campari, leader mondiale Food program del WWF, ha dichiarato: “Il sistema agro-alimentare è malato. Dovrebbe essere in grado di proteggere la biodiversità fornendo al contempo cibo sufficiente a tutte le generazioni presenti e future. Al momento, invece è la più grande minaccia per la natura e per il clima nonostante miliardi di persone siano ancora malnutrite. Senza un’azione concertata, gli impatti ambientali sono destinati a peggiorare notevolmente entro il 2050. La Commissione EAT-Lancet ha dimostrato, attraverso un’analisi dettagliata, che adottando un approccio sistemico e coinvolgendo tutti e tre i pilastri del sistema agroalimentare – produzione, dieta, perdite e sprechi – è possibile fornire cibo sano per una popolazione in crescita rimanendo entro i confini planetari, ossia alla capacità di carico degli ecosistemi in relazione alle pressioni umane. Dobbiamo agire con urgenza per trasformare su vasta scala tutto il sistema agroalimentare”.
Il report si focalizza in maniera particolare sul tema di una dieta salva Pianeta, che è per lo più a base vegetale, con quantità modeste di carne, pesce e derivati animali. Soprattutto per i paesi del nord del mondo “a maggiore consumo” è fondamentale ridurre di almeno il 50% (con picchi fino al 90% per i più carnivori) il consumo di carne nelle diete e al contempo raddoppiare il consumo di frutta, verdura, cereali, legumi e frutta secca. Il WWF condivide questi obiettivi e ritiene che la dieta migliore sia diversificata con l’utilizzo di cibi prodotti in modo sostenibile e consumati prevalentemente a livello locale e stagionale.
A livello globale, gli attuali modelli dietetici non sono sostenibili, né in termini di salute per il pianeta né per le persone. Il WWF accoglie con favore la rigorosa analisi scientifica che la Commissione EAT-Lancet ha applicato e concorda sul fatto che le diete debbano trasformarsi radicalmente. Questo è un contributo fondamentale alla sicurezza alimentare e molto attuale in questo attuale decennio di azione ONU per i 17 Obiettivi per uno sviluppo sostenibile (SDGs).
Il WWF è impegnato nella trasformazione del sistema alimentare e collabora con tutte le parti interessate per migliorare la produzione di cibo in modo da minimizzare l’impatto ambientale fornendo al tempo stesso sicurezza alimentare e nutrizionale, riducendo la perdita e lo spreco di cibo e aumentando la consapevolezza e l’accesso a scelte alimentari sostenibili. Il WWF apprezza che la Commissione abbia anche concluso che sono necessari sforzi in molti settori per affrontare contemporaneamente tutte e tre i pilastri, ricordando che la valutazione della sostenibilità delle filiere agroalimentari deve tenere in considerazione che agricoltura e zootecnia determinano ad oggi le maggiori pressioni sulle risorse naturali, sulla struttura e funzionamento degli ecosistemi e sul clima.