Online gli open data INAIL dei primi cinque mesi del 2022

Infortuni e malattie professionali, online gli open data INAIL dei primi cinque mesi del 2022. Le denunce di infortunio sul lavoro presentate tra gennaio e maggio sono state 323.806 (+47,7% rispetto allo stesso periodo del 2021), 364 delle quali con esito mortale (-16,1%), in aumento le patologie di origine professionale denunciate che sono state 25.593 (+7,0%).

Nella sezione “Open data” del sito INAIL sono disponibili i dati analitici delle denunce di infortunio – nel complesso e con esito mortale – e di malattia professionale presentate entro il mese di maggio. Nella stessa sezione sono pubblicate anche le tabelle in formato pdf del “modello di lettura”, contenenti i dati aggregati con i confronti “di mese” (maggio 2021 vs maggio 2022) e “di periodo” (gennaio-maggio 2021 vs gennaio-maggio 2022).
Nei primi cinque mesi del 2022 si registra, rispetto all’analogo periodo del 2021, un deciso aumento delle denunce di infortunio in complesso (dovuto in parte al più elevato numero di denunce di infortunio da COVID-19 e in parte alla crescita degli infortuni “tradizionali”), un calo di quelle mortali e una crescita delle malattie professionali.

DENUNCE DI INFORTUNIO
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’INAIL entro lo scorso mese di maggio sono state 323.806, in aumento del 47,7% rispetto alle 219.262 dei primi cinque mesi del 2021 (+56,1% rispetto alle 207.472 del periodo gennaio-maggio 2020 e +20,2% rispetto alle 269.431 del periodo gennaio-maggio 2019).
I dati rilevati al 31 maggio di ciascun anno evidenziano a livello nazionale per i primi cinque mesi del 2022 un incremento rispetto al pari periodo del 2021 sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 194.280 del 2021 ai 290.283 del 2022 (+49,4%), sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un aumento del 34,2%, da 24.982 a 33.523.
Nello scorso mese di maggio il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un +44,2% nella gestione Industria e servizi (dai 182.561 casi del 2021 ai 263.242 del 2022), un -1,6% in Agricoltura (da 10.447 a 10.276) e un +91,5% nel Conto Stato (da 26.254 a 50.288). Si osservano incrementi generalizzati degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori produttivi, in particolare nei Trasporti e magazzinaggio (+144,3%), nella Sanità e assistenza sociale (+134,4%) e nelle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+105,1%).
L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nel Sud (+65,8%), seguito da Isole (+61,5%), Nord-Ovest (+55,7%), Centro (+48,2%) e Nord-Est (+30,2%). Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano principalmente la Campania (+112,1%), la Liguria (+75,7%) e l’Abruzzo (+66,5%). L’aumento che emerge dal confronto di periodo tra il 2022 e il 2021 è legato sia alla componente femminile, che registra un +71,0% (da 83.764 a 143.274 denunce), sia a quella maschile, che presenta un +33,2% (da 135.498 a 180.532).
L’incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+50,6%), sia quelli extracomunitari (+35,0%) e comunitari (+28,1%). Dall’analisi per classi di età emergono incrementi generalizzati in tutte le fasce. Quasi la metà dei casi confluisce nella classe 40-59 anni.

CASI MORTALI
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’INAIL entro lo scorso mese di maggio sono state 364, 70 in meno rispetto alle 434 registrate nei primi cinque mesi del 2021 (68 in meno rispetto alle 432 del periodo gennaio-maggio 2020 e 27 in meno rispetto alle 391 del periodo gennaio-maggio 2019).
A livello nazionale i dati rilevati al 31 maggio di ciascun anno evidenziano, pur nella provvisorietà dei numeri, un incremento per i primi cinque mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021 solo dei casi in itinere, passati da 72 a 96, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono scesi da 362 a 268. Il calo ha riguardato l’Industria e servizi (da 359 a 303 denunce), l’Agricoltura (da 45 a 42) e il Conto Stato (da 30 a 19).
Dall’analisi territoriale emerge un incremento di due casi mortali nelle isole (da 26 a 28) e un decremento di 57 casi al Sud (da 130 a 73), di otto nel Nord-Est (da 94 a 86), di quattro al Centro (da 81 a 77) e di tre nel Nord-Ovest (da 103 a 100). Tra le regioni con i maggiori aumenti si segnalano la Lombardia (+6 casi mortali), la Sardegna (+4), il Veneto e la Toscana (+3 ciascuna). I maggiori decrementi, invece, sono quelli della Campania (-19), dell’Abruzzo (-15), della Puglia (-12) e del Molise (-10).
Il calo rilevato tra i primi cinque mesi del 2021 e del 2022 è legato solo alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 390 a 317, mentre quella femminile sale da 44 a 47 casi. In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani (da 380 a 300 decessi), in aumento quelle dei comunitari (da 14 a 22) e degli extracomunitari (da 40 a 42). Dall’analisi per classi di età, da segnalare gli aumenti dei casi mortali tra i 30-44enni (da 66 a 85 casi) e i decrementi tra i 45-64enni (da 287 a 213).

DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE
Le denunce di malattia professionale protocollate dall’INAIL nei primi cinque mesi del 2022 sono state 25.593, in aumento di 1.672 casi (+7,0%) rispetto allo stesso periodo del 2021 (8.909 casi in più, per un incremento percentuale del 53,4%, rispetto al pari periodo del 2020, e 1.792 casi in meno rispetto al periodo gennaio-maggio 2019, con una riduzione del 6,5%).
I dati rilevati al 31 maggio di ciascun anno mostrano un aumento per i primi cinque mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2021 nelle gestioni Industria e servizi (+7,3%, da 19.605 a 21.029 casi) e Agricoltura (+6,4%, da 4.082 a 4.343), mentre il Conto Stato fa registrare una flessione (-5,6%, da 234 a 221). L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce nel Nord-Ovest (+13,8%), nel Sud (+9,9%), nelle Isole (+9,7%), nel Centro (+6,5%) e nel Nord-Est (+0,2%).
In ottica di genere si rilevano 1.496 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori, da 17.488 a 18.984 (+8,6%), e 176 in più per le lavoratrici, da 6.433 a 6.609 (+2,7%). Nel complesso, l’aumento ha interessato le denunce dei lavoratori italiani, passate da 22.172 a 23.657 (+6,7%), degli extracomunitari, da 1.193 a 1.270 (+6,5%) e dei comunitari, da 556 a 665 (+19,6%).
Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi cinque mesi del 2022, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle malattie del sistema respiratorio.

Fonte: INAIL

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