Disponibile sul Portale Agenti Fisici un nuovo strumento online per la prevenzione del rischio da caldo per i lavoratori outdoor. Impatto dello stress termico ambientale sulla salute e produttività dei lavoratori: strategie di intervento e sviluppo di un sistema integrato di allerta meteo-climatica ed epidemiologica per vari ambiti occupazionali.
Il Portale Agenti Fisici rende disponibile un PROTOTIPO DI PIATTAFORMA PREVISIONALE DI ALLERTA PER LA PREVENZIONE DEI RISCHI LEGATI ALLO STRESS DA CALDO PER I LAVORATORI prodotto nell’ambito del progetto WORKLIMATE.
Si tratta di una nuova piattaforma sperimentale ad uso di lavoratori, datori di lavoro e addetti alla sicurezza che
consente la consultazione di mappe nazionali di previsione del rischio caldo per diversi profili di lavoratori outdoor, sviluppate sulla base della previsione del Wet Bulb Globe Temperature, WBGT ottenuta dai dati metereologici. Le mappe mostrano la previsione del rischio caldo fino a tre giorni, per quattro momenti della giornata corrispondenti alle ore 8, 12, 16 e 20.
La popolazione mondiale, a causa del cambiamento climatico in atto, è sempre più esposta a condizioni di caldo particolarmente critiche per la salute che tendono a protrarsi anche oltre il periodo estivo e purtroppo la situazione è destinata ad aggravarsi nei prossimi anni anche se le emissioni di gas serra tenderanno a ridursi. I lavoratori, in particolare quelli che svolgono la maggior parte delle loro attività all’aperto, settore agricolo e delle costruzioni in primis, sono tra i soggetti più esposti agli effetti del caldo e in generale a tutti i fenomeni atmosferici.
Il progetto WORKLIMATE, condotto da CNR ed INAIL nell’ambito dei bandi per le ricerche in collaborazione (BRIC 2019) e con un ventaglio ampio e qualificato di enti di ricerca coinvolti, si prefigge come obiettivo generale quello di approfondire, soprattutto attraverso la banca dati degli infortuni dell’INAIL, le conoscenze sull’effetto delle condizioni microclimatiche (in particolare dello stress da caldo) sui lavoratori, con un’attenzione specifica alla stima dei costi sociali degli infortuni sul lavoro. Oltre alla organizzazione di alcuni casi-studio ad hoc in aziende selezionate in zone del centro Italia, per studiare l’effetto del caldo sui lavoratori sul campo, sono state organizzate due indagini nazionali per indagare:
– la percezione e la conoscenza degli effetti del caldo negli ambienti di lavoro;
– l’impatto dello stress da caldo sui lavoratori impegnati in ambito sanitario associato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI) durante la pandemia COVID-19.
L’obiettivo è quello di individuare strategie di intervento per ridurre il rischio da caldo per il settore occupazionale. Sarà quindi sviluppato e reso operativo un sistema di allerta da caldo, integrato meteo-climatico ed epidemiologico, specifico per il settore occupazionale, rappresentato da una piattaforma previsionale web in cui sarà disponibile una previsione di rischio caldo fino a 5 giorni ad elevata scala di dettaglio spaziale e temporale (risoluzione 7km e dettaglio orario) per un soggetto standard che svolge una specifica mansione oltre che una web app con previsioni personalizzate sulla base delle caratteristiche individuali del lavoratore, dell’ambiente di lavoro (lavoro esposto al sole o in zone d’ombra), del vestiario indossato (con particolare riferimento ai DPI) e della tipologia di lavoro svolto.
Parte del materiale prodotto nell’ambito del progetto WORKLIMATE, sia esso scientifico che prettamente divulgativo, sarà reso disponibile nella sezione “Microclima” della piattaforma del Portale Agenti Fisici (PAF), gestita dal partner di progetto “Azienda USL Toscana Sud Est – Laboratorio di Sanità Pubblica Agenti Fisici”.
L’obiettivo primario della integrazione delle conoscenze acquisite e degli output di progetto sulla piattaforma PAF è quello di fornire un supporto concreto e operativo che orienti, oltre che i lavoratori, anche gli attori aziendali della sicurezza e gli operatori della prevenzione e protezione.
Fonte: PAF