Dal 20 al 22 giugno 2012, si svolgerà la Conferenza ‘Rio+20’ promossa dalle Nazioni Unite a 20 anni dal primo Summit della Terra del 1992, con il confronto tra i Governi del mondo. Un’occasione per affermare politiche di sviluppo sostenibile a livello nazionale e internazionale.
Dal 20 al 22 giugno 2012, si svolgerà la Conferenza ‘Rio+20’ promossa dalle Nazioni Unite a 20 anni dal primo Summit della Terra del 1992, con il confronto tra i Governi del mondo.
Un’occasione per affermare politiche di sviluppo sostenibile a livello nazionale e internazionale.
Pubblichiamo un Comunicato del Ministro Clini (vedi link).
La Conferenza si concentrerà su due temi principali:
1. – “A Green Economy in the context of sustainable development and poverty eradication” (uneconomia verde nel contesto dello sviluppo sostenibile e riduzione della povertà): da intendersi come transizione verso uneconomia verde (adattata al contesto nazionale), che non sia solo un miglioramento ambientale, ma un nuovo paradigma che cerchi di alleviare minacce globali come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, la desertificazione, lesaurimento delle risorse naturali e al tempo stesso promuovere un benessere sociale ed economico.
2. – “Institutional framework for sustainable development” (quadro istituzionale per lo sviluppo sostenibile): da intendersi come riferimento al sistema di governance globale per lo sviluppo sostenibile, includendo le istituzioni incaricate di sviluppare, monitorare e attuare le politiche di sviluppo sostenibile attraverso i suoi tre pilastri: sociale, ambientale ed economico. A seguito della decisione n° 1 del 26° Governing Council dellUNEP (Nairobi, 21-24 Febbraio 2011) il tema del quadro istituzionale per lo sviluppo sostenibile includerà anche il processo di riforma della Governance Internazionale dellambiente (IEG).
Le Associazioni ambientali italiane scrivono al Premier Monti
– ”Serve un sistema economico” a basso contenuto di carbonio, ”in grado di migliorare il benessere e l’equita’ sociale, riducendo in modo significativo i rischi ambientali’‘.
Questo lo spirito di una lettera che sei associazioni (Legambiente, Kyoto club, Greenpeace, Fondazione symbola, Fondazione sviluppo ostenibile, Wwf) hanno inviato al premier Mario Monti per parlare di crisi economica, green economy, in vista del prossimo summit mondiale sulla sostenibilita’ a Rio de Janeiro (Rio+20), in programma dal 20 al 22 giugno per la sessione di alto livello tra Governi.
”Di fronte ai rapidissimi processi mondiali – si legge nella missiva in cui viene chiesto un incontro al premier prima che vada al vertice a Rio – pensiamo sia urgente mettere a fuoco una visione organica che tenga insieme la crisi economica, il rischio di cambiamenti ambientali irreversibili” e la riduzione delle ”disuguaglianze tra fasce sociali e tra aree geografiche”. A livello nazionale ”pensiamo che sia urgente avviare una pubblica discussione sull’idea di Paese che vogliamo costruire”.
In questa prospettiva, le associazioni vogliono sottolineare ”il ruolo positivo che puo’ avere la green economy”: un’economia ”a basse emissioni di CO2” e’ quella che oggi ha imboccato ”la strada dell’innovazione di processo e di prodotto”.
In questo modo ”il Paese puo’ rispondere alla crisi in modo innovativo: riducendo la dipendenza del sistema energetico dalle fonti fossili, grazie al balzo in avanti compiuto dalle rinnovabili, rinnovando le citta’ e il sistema dei trasporti, con importanti investimenti”, per esempio, nelle ”ferrovie” e nella ”mobilita’ urbana”, e ”riorientando il sistema manifatturiero nazionale” come per la ”’chimica verde”’. (ANSA).