Cari amici,
domani cominceranno a Durban, in Sud Africa, i lavori della Convenzione dellONU sui cambiamenti climatici e del Protocollo di Kyoto.
Auspico che tutti i membri della comunità internazionale concordino una risposta responsabile, credibile e solidale a questo preoccupante e complesso fenomeno, tenendo conto delle esigenze delle popolazioni più povere e delle generazioni future.
Precedentemente il Papa nell’Angelus aveva detto:
Cari fratelli e sorelle!
………(omissis)……..
“Vegliate!”.
Questo è lappello di Gesù nel Vangelo di oggi. Lo rivolge non solo ai suoi discepoli, ma a tutti: Vegliate! (Mt 13,37). E un richiamo salutare a ricordarci che la vita non ha solo la dimensione terrena, ma è proiettata verso un oltre, come una pianticella che germoglia dalla terra e si apre verso il cielo. Una pianticella pensante, luomo, dotata di libertà e responsabilità, per cui ognuno di noi sarà chiamato a rendere conto di come ha vissuto, di come ha utilizzato le proprie capacità: se le ha tenute per sé o le ha fatte fruttare anche per il bene dei fratelli.
Anche Isaia, il profeta dellAvvento, ci fa riflettere oggi con una preghiera accorata, rivolta a Dio a nome del popolo. Egli riconosce le mancanze della sua gente, e a un certo punto dice: Nessuno invocava il tuo nome, nessuno si risvegliava per stringersi a te; perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto, ci avevi messo in balìa della nostra iniquità (Is 64,6). Come non rimanere colpiti da questa descrizione? Sembra rispecchiare certi panorami del mondo post-moderno: le città dove la vita diventa anonima e orizzontale, dove Dio sembra assente e luomo lunico padrone, come se fosse lui lartefice e il regista di tutto: le costruzioni, il lavoro, leconomia, i trasporti, le scienze, la tecnica, tutto sembra dipendere solo dalluomo. E a volte, in questo mondo che appare quasi perfetto, accadono cose sconvolgenti, o nella natura, o nella società, per cui noi pensiamo che Dio si sia come ritirato, ci abbia, per così dire, abbandonati a noi stessi.
In realtà, il vero padrone del mondo non è luomo, ma Dio. Il Vangelo dice: Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo allimprovviso, non vi trovi addormentati (Mc 13,35-36). Il Tempo di Avvento viene ogni anno a ricordarci questo, perché la nostra vita ritrovi il suo giusto orientamento, verso il volto di Dio. Il volto non di un padrone, ma di un Padre e di un Amico. Con la Vergine Maria, che ci guida nel cammino dellAvvento, facciamo nostre le parole del profeta. Signore, tu sei nostro padre; noi siamo argilla e tu colui che ci plasma, tutti noi siamo opera delle tue mani (Is 64,7).
(LP)