Parere CESE su igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro-Strategia 2007-2012.

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE C 224/88 del 30-8-2008 è pubblicato il Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regione-Migliorare la qualità e la produttività sul luogo di lavoro: strategia comunitaria 2007-2012 per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro.

Il Parere del CESE riportato nel documento di cui sopra, è stato adottato in data 29 maggio 2008, nel corso della 445° sessione plenaria, con 80 voti favorevoli, 20 contrari e 8 astensioni.

Nella Sintesi al Parere si legge che:

Gli obiettivi di produttività e di competitività della strategia di Lisbona rinnovata potranno essere realizzati solo a condizione che i cittadini europei possano lavorare in condizioni sanitarie e di sicurezza soddisfacenti. Le disposizioni comunitarie garantiscono, insieme con quelle nazionali, la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro.

La nuova strategia comunitaria 2007-2012 per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro deve tradurre in pratica questi obiettivi.
La salute e la sicurezza sul luogo di lavoro vanno considerate come un fattore fondamentale di crescita economica e di produttività. I costi in gioco sono ingenti e sono carico non solo delle imprese e dei lavoratori, ma anche della società nel suo insieme. E’importante che tali costi vengano analizzati meglio, affinché emerga chiaramente fino a che punto la mancanza di sicurezza e un cattivo ambiente di lavoro comportano degli oneri per tutte le parti in causa e una perdita di produttività.

Il CESE si compiace dell’obiettivo di ridurre del 25% gli infortuni sul lavoro e aggiunge che occorrerebbe anche definire un obiettivo analogo di riduzione delle malattie professionali, con particolare attenzione ai casi di cancro legati al lavoro.
Occorre predisporre, verificare e adeguare un piano d’azione specifico, con obiettivi quantificabili e credibili, e meccanismi di rendicontazione comparativi.
E’necessario rispettare e applicare realmente i diritti dei lavoratori – afferma ancora il CESE, tenendo conto delle nuove forme di occupazione e della necessità di fare in modo che la legislazione, e quindi le misure di controllo, coprano tutti i lavoratori, indipendentemente dal tipo di lavoro e dalla forma di occupazione. Il mancato rispetto dei suddetti diritti equivarrebbe a una violazione dei diritti fondamentali.

Il Cese è favorevole a un’adeguata attuazione della legislazione comunitaria, anzitutto attraverso l’elaborazione e l’esecuzione di strategie nazionali.

(LG-FF)

Fonte: Eur-Lex

Approfondimenti

Precedente

Prossimo