Parere del CESE sugli appalti pubblici internazionali.

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE C 224/32 del 30-8-2008 è pubblicato il “Parere del Comitato economico e sociale europeo sul tema Gli appalti pubblici internazionali”

Il Comitato incoraggia la Commissione europea a perseguire con fermezza i suoi obiettivi di giungere a una maggiore apertura degli appalti pubblici e di far prevalere i principi di trasparenza, parità di trattamento nonché responsabilità sociale ed ecologica.

A livello dell’Unione europea, il Comitato raccomanda una maggiore trasparenza e l’adozione di dispositivi moderni di aggiudicazione degli appalti e di pubblicazione delle offerte. A tale proposito il Comitato intende opporsi a qualsiasi innalzamento delle soglie fissate dalle direttive europee, in quanto esse sono un fattore di garanzia della trasparenza.

Il Comitato appoggia la Comunicazione della Commissione europea, la quale è diretta ad accrescere la trasparenza degli appalti al di sotto delle soglie fissate dalle direttive.

Il Comitato si dichiara contrario all’introduzione nell’UE di un sistema di quote per le PMI come quello previsto dallo Small Business Act (Legge sulle piccole imprese) americano, ma riconosce l’interesse di definire una “tabella di marcia” europea a favore delle PMI e in particolare delle microimprese, corredata da progetti concreti, di un calendario e di un bilancio pluriennale, e orientata a favorire l’innovazione e la creazione di imprese, in particolare nei settori chiave dell’efficienza energetica e della tutela dell’ambiente.

Questa tabella di marcia –afferma il CESE – potrebbe essere utilmente corredata di dispositivi d ‘informazione basati sui punti di contatto naturali delle PMI, di veri meccanismi di consultazione trasparente ed equi nonché strumenti giuridici europei semplici, che ne faciliterebbero l’attenzione.

Nel quadro di tali progetti concreti e dispositivi di aggiudicazione degli appalti si dovrebbe poter applicare, tutte le volte che ciò sia possibile, il principio del “pensare prima ai piccoli”, ad esempio adottando la regola del “soltanto una volta” per l’adempimento di formalità amministrative.

Tutto questo allo scopo di prefigurare delle procedure amministrative e tecniche adatte alle dimensioni e alle caratteristiche delle piccole imprese e in grado di rispondere all’obiettivo di diminuzione dell’onere che grava su di loro.

(LG-FF)

Fonte: Eur-Lex

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