Pari opportunità, firmato dal Ministro del lavoro Decreto ministeriale che regola la situazione del personale maschile e femminile

La Consigliera nazionale di Parità, Francesca Bagni Cipriani, esprime soddisfazione per la firma del 3 maggio scorso da parte del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del Decreto che, abrogando il d.m. 17/07/1996, aggiorna le indicazioni fornite alle aziende che impiegano oltre cento dipendenti in ordine alla redazione del rapporto periodico sulla situazione del personale maschile e femminile (art. 46 del D.lgs.198/06).

La Consigliera Nazionale di Parità, Francesca Bagni Cipriani esprime soddisfazione per la firma del Ministro Poletti delle norme sulle lavoratrici.

“È con grande soddisfazione che accolgo la pubblicazione del Decreto firmato il 3 maggio scorso dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali che, abrogando il d.m. 17/07/1996, aggiorna le indicazioni fornite alle aziende che impiegano oltre cento dipendenti in ordine alla redazione del rapporto periodico sulla situazione del personale maschile e femminile (art. 46 del D.lgs.198/06). Fin dall’inizio del mio mandato, insieme alla Conferenza Nazionale delle Consigliere di Parità, avevamo individuato tra le priorità della nostra azione quella volta a ottenere il rinnovamento e l’adeguamento a nuovi possibili strumenti di raccolta e analisi dei dati contenuti nei rapporti biennali, di un decreto ministeriale risalente, ormai, ad oltre vent’anni fa.
E oggi, finalmente, è anche grazie alle sollecitazioni da noi operate nei confronti delle istituzioni competenti che registriamo l’emanazione di un provvedimento che consente, da un lato di adeguare le indicazioni per la redazione del rapporto alla normativa lavoristica attualmente in vigore, dall’altro di semplificare, attraverso l’utilizzo di moduli in formato elettronico compilabili direttamente online, gli adempimenti amministrativi delle aziende.
Inoltre l’utilizzo di un sistema centralizzato di raccolta ed elaborazione dei dati agevola anche l’attività di rilevazione di noi consigliere, permettendoci di svolgere al meglio quel ruolo di garanzia e di controllo rispetto agli adempimenti ai quali sono tenute le forze produttive del territorio, per assicurare l’effettiva parità e la non discriminazione tra donne e uomini sul lavoro”
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