Parità di genere, aggiornamento delle FAQ relative alla UNI PdR 125:2022

Aggiornate le FAQ della UNI/PdR 125:2022 “Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l’adozione di specifici KPI” allo scopo di aiutare le aziende che hanno ottenuto la certificazione o si stanno avvicinando a questa prassi per applicarla nel proprio sistema di gestione.

 

A distanza di un anno dalla sua pubblicazione, la UNI PdR 125:2022 “Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l’adozione di specifici KPI” continua con successo il suo viaggio tra le realtà imprenditoriali italiane.
Tante sono le aziende di ogni dimensione che hanno ottenuto la certificazione e molte altre si stanno avvicinando a questo schema per applicarlo nel proprio sistema di gestione: per aiutare le imprese in questo percorso e per facilitare la comprensione della Prassi, UNI e Accredia hanno fornito delle FAQ dedicate alla UNI PdR 125:2022, oggi in una nuova versione aggiornata e con nuovi elementi utili.

Rispetto alla recente revisione dello scorso febbraio, gli elementi aggiornati riguardano:
– la revisione della risposta alla FAQ 12
– l’inserimento ex novo delle FAQ dalla 21 alla 27
– la nuova numerazione delle FAQ seguenti alla 27.

La certificazione di parità di genere viene riconosciuta a seguito di una valutazione di performance delle imprese rispetto all’adozione del relativo sistema di gestione ai sensi della prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022, come previsto dal D.M. 29 aprile 2022.

Associazione Ambiente e Lavoro propone in relazione alla parità di genere il corso di formazione in videoconferenza in modalità sincrona “Migliorare le condizioni di lavoro attraverso l’eliminazione di discriminazioni, disuguaglianze, violenze” in data 30 maggio 2023.
Il corso ha il duplice obiettivo di fare chiarezza sul complesso quadro normativo in essere e di indicare alle aziende e ai dipendenti strumenti operativi per produrre concretamente spazi di lavoro più civili, equi e vivibili.
Ogni lavoratrice e lavoratore ha diritto infatti di svolgere le proprie funzioni in un ambiente che garantisca il rispetto della dignità umana di ciascuno evitando ogni tipo di discriminazione, di disuguaglianza e di comportamento aggressivo, importuno e indesiderato. Tale diritto deve essere tutelato nei luoghi di lavoro con specifiche azioni, alcune delle quali derivano dall’ottemperanza a norme cogenti, altre da scelte strategiche.
In questo momento storico l’obiettivo di eliminare i fenomeni di violenza fisica e psicologica e le discriminazioni viene perseguito con strumenti diversi. Vanno in questa direzione le norme specifiche contro la violenza e le molestie (Legge 4/2021), la raccomandazione n. 207/CEE sulla rimozione delle discriminazioni, ma anche il Piano Nazionale di ripresa e resilienza (che nell’obiettivo 5 pone tra le priorità strategiche il contrasto delle disuguaglianze), la legge 162/2021 (che ha introdotto lo strumento della certificazione della parità di genere) e le incentivazioni oggi disponibili.
La cifra comune di tutte queste diverse disposizioni è data dal fatto di essere tutte finalizzate a rimuovere le disfunzionalità interne al sistema azienda e a promuovere una condizione di rispetto, equità di trattamento e di pari opportunità.

Fonte: UNI

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