Parlamento europeo – Moratoria universale sulla pena di morte

Il 31 gennaio scorso, con 391 voti favorevoli, 45 contrari e 31 astensioni, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione comune (sostenuta da PPE/DE, PSE,ALDE/ADLE, Verdi/ALE e GUE/NGL) con la quale ribadisce la sua posizione contro la pena di morte “in tutti i casi e in tutte le circostanze” ed esprime nuovamente il proprio convincimento secondo il quale “l’abolizione della pena di morte contribuisce a rafforzare la dignità dell’uomo e al progressivo sviluppo dei diritti dell’uomo”

Dopo la presa di posizione delle altre istituzioni europee, Commissione e Consiglio, e la dichiarazione firmata da 85 Paesi membri delle Nazioni Unite è ora il Parlamento europeo a rinnovare la richiesta di un’interruzione delle esecuzioni capitali nel mondo. La battaglia politica e diplomatica per il raggiungimento di un accordo internazionale sulla moratoria si gioca quindi presso l’Assemblea Generale dell’ONU.
Quindi, riconosciuto il ruolo dell’Italia in questa battaglia, con l’iniziativa promossa negli ultimi mesi dalla Camera dei Deputati e dal Governo italiani per ottenere un accordo politico di vasta scala volto ad ottenere, in prima istanza, una moratoria internazionale, il Parlamento europeo sollecita una risoluzione ONU a favore di un’immediata e incondizionata moratoria universale sulle esecuzioni capitali. Reputando che l’abolizione della pena di morte contribuisca a rafforzare la dignità dell’uomo, il Parlamento europeo chiede quindi agli Stati membri e alle istituzioni dell’Unione europea di fare il possibile per promuovere tale proposta all’Assemblea generale. Condanna poi l’esecuzione di Saddam Hussein e “lo sfruttamento mediatico della sua impiccagione”.

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