Parlamento europeo: test su strada per le emissioni delle auto

Il Parlamento europeo ha recentemente adottato una risoluzione con cui chiede in primo luogo di rafforzare i test sui livelli di emissioni inquinanti delle auto, invitando la Commissione europea ad attuare al più presto i test su strada (“real drive emissions”).

Secondo la Commissione europea oggi le discrepanze tra le misurazioni di ossidi di azoto in laboratorio e in condizioni di reale utilizzo possono raggiungere il 400% dei valori rilevati.

La nuova procedura si aggiungerà così a quella eseguita in laboratorio, per verificare la corrispondenza fra le emissioni in strada e quelle misurate sul banco a rulli. L’auto sarà guidata all’esterno, su strade reali, seguendo un modello casuale di accelerazioni e decelerazioni e le emissioni inquinanti saranno misurate da un sistema portatile posizionato sull’auto. I nuovi test dovranno comprendere non solo le misurazioni di laboratorio sulle emissioni di ossidi di azoto, ma anche sugli altri inquinanti.

Secondo la risoluzione adottata, i test su strada saranno vincolanti a partire da settembre 2017 nel caso di nuovi modelli e da settembre 2019 per tutte le auto nuove.
I limiti ammessi in Europa per gli ossidi di azoto per i veicoli diesel sono stati molto ridotti negli ultimi 15 anni:

– a gennaio 2001 (Euro 3) erano ammessi 500 mg/km;
– a gennaio 2005 (Euro 4) 250 mg/km;
– a settembre 2009 (Euro 5) 180 mg/km;
– a settembre 2014 (Euro 6) 80 mg/km.

Secondo l’accordo recentemente approvato dal Comitato tecnico UE per gli autoveicoli, in cui siedono e votano gli esperti dei governi degli Stati membri, il limite Euro 6 per l’omologazione dei nuovi modelli potrà quindi essere verificato nei nuovi test su strada in condizioni reali solo dal settembre 2017 nei nuovi modelli e per tutti i nuovi veicoli invece solo dal 2019.

L’accordo firmato prevede inoltre, in questa prima fase, una soglia di tolleranza, una discrepanza cioè del cosiddetto “fattore di conformità”:

– per i nuovi modelli di auto, entro settembre 2017 a gennaio 2020, i livelli di ossidi di azoto su strada potranno essere del 110% superiori ai limiti Euro 6 (80 mg/km), ossia più del doppio, dove la proposta della Commissione era del 60%;
– per tutte le omologazioni del parco macchine la soglia di tolleranza sarà del 110% entro settembre 2019 (contro il 2018 chiesto da Bruxelles).

La risoluzione approvata dal Comitato prevede poi di abbassare la differenza fra emissioni su strada e in laboratorio a +50% a partire dal gennaio 2020 per i nuovi prototipi e dal gennaio 2021 per le omologazioni.

Inoltre dopo il 2020 sarà ancora consentito a tutte le nuove automobili di emettere 50% in più di ossidi di azoto rispetto al limite Euro 6, sforamento che prima era vietato e che ora è permesso per un tempo illimitato. Permettere sforamenti del 110% fino al 2020 vuol dire in pratica tornare quasi agli Euro 5 stabiliti a 180 mg/km del 2009.

Fonte: ARPAT

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