Parlamento UE ratifica l’accordo sul clima di Parigi

Il 4 ottobre il Parlamento Europeo ha ratificato l’accordo globale per la lotta al cambiamento climatico, con 610 voti a favore, 38 contrari e 31 astenuti. Il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha definito il voto “storico”.

Il Parlamento Europeo ha approvato il 4 ottobre 2016, a Strasburgo, la ratifica dell’accordo sul clima di Parigi, alla presenza del presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon e della presidente del COP21 e ministro dell’Ambiente francese Ségolène Royal, concludendo così il processo politico che porterà alla ratifica.

Affinché la ratifica sia definitiva, servirà ancora un passaggio in Consiglio, che dovrà adottare formalmente la decisione; parallelamente, i Parlamenti dei singoli Stati ratificheranno l’accordo individualmente, seguendo le rispettive procedure.

Finora 62 parti coinvolte nell’accordo, che producono il 52% circa delle emissioni globali di gas serra, hanno ratificato l’intesa: l’accordo entrerà in vigore trenta giorni dopo che almeno 55 parti, rappresentanti almeno il 55% delle emissioni, lo avranno ratificato. La ratifica da parte dell’UE, con il deposito dei relativi strumenti, consentirà di superare anche la soglia del 55%, facendo così entrare in vigore l’accordo di Parigi.

Per Juncker, “oggi l’UE trasforma l’ambizione sul clima in azione sul clima. L’accordo di Parigi è il primo del suo genere e non sarebbe stato possibile, se non fosse stato per l’UE. Oggi continuiamo a mostrare la nostra leadership e dimostriamo che l’Unione Europea, tutta insieme, è in grado realizzare cose concrete”.

“Ratifica accordo COP21 in Parlamento UE grande segnale. Ci ricorda che su clima c’è la vera Europa, quella che si unisce nelle diversità”, commenta in un tweet il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.

“In vista della prossima COP22, che si terrà ai primi di novembre a Marrakech, l’Italia abbia il coraggio di dare un segnale forte e di cambiamento dimostrando di essere in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici“, osserva Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente. ”Finalmente, seppur in ritardo, il Parlamento Europeo ha ratificato oggi l’accordo di Parigi sul cambiamento climatico. Stessa cosa non si può dire per l’Italia – sottolinea Muroni – che di certo ha perso una grande occasione per dimostrare un ruolo di leadership nell’azione climatica dato che non ha ancora ratificato l’accordo. Inoltre il nostro Paese non ha ancora detto né spiegato come e cosa intende fare per tradurre in azioni gli impegni assunti a Parigi, un aspetto che ci preoccupa molto”.

Fonte: Adnkronos

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