Il programma Erasmus + è stato lanciato ad Atene dalla Commissaria Vassiliou, in presenza di Costantino Arvanitopoulos, Ministro dell’Istruzione, e Panos Panayiotopoulos , Ministro della Cultura e dello Sport, in rappresentanza della Presidenza greca dell’Unione europea.
“In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, credo che l’educazione possa ridare speranza alla nostra capacità di scegliere e modellare la società in cui vogliamo vivere. L’istruzione è uno dei più potenti strumenti per plasmare il futuro della nostra società. Erasmus ha aperto le menti e cambiato la vita di milioni di persone. Il nuovo programma che lanciamo oggi, coinvolgerà quattro milioni di persone in più, dando loro maggiori opportunità e la possibilità di studiare, lavorare e fare volontariato in un altro paese, scoprire una nuova cultura, imparare una nuova lingua” ha dichiarato la Commissaria Vassiliou presentando il nuovo programma Erasmus + ad Atene.
Sono oltre quattro milioni i giovani che beneficeranno di sovvenzioni dell’Unione europea per agevolare il loro percorso di studi.
Potranno così acquisire esperienze di lavoro e svolgere tirocini o periodi di volontariato all’estero.
Erasmus + sarà dotato di un budget complessivo di € 14.700.000.000 per i prossimi sette anni, il 40% in più rispetto ai precedenti programmi.
La Commissione negli ultimi anni ha incoraggiato i governi nazionali a investire nell’istruzione, motore della crescita e dell’occupazione. Erasmus + segna una nuova collaborazione tra tutti gli attori a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo, a quello globale.
Erasmus + sosterrà un uso migliore delle tecnologie per studenti e insegnanti, fornirà una nuova garanzia di prestito agli studenti che vogliono ottenere un diploma di master all’estero, finanzierà nuove alleanze tra enti di formazione e imprese e migliorerà la qualità dei tirocini in tutta Europa.
Per la prima volta nel bilancio dell’UE, Erasmus + comprende anche una sezione dedicata allo sport, il cui fulcro rimane comunque la mobilità per l’apprendimento.
La novità più rilevante è comunque l’apertura ai paesi non membri dell’UE: si offre infatti agli studenti di tutto il mondo la possibilità di trascorrere un periodo di studi in un paese dell’Unione europea e viceversa.