Patologie muscoloscheletriche nei lavoratori della grande distribuzione

I risultati di un’indagine dell’EPM evidenziano la presenza di patologie muscoloscheletriche dei lavoratori della grande distribuzione.

EPM ha condotto un’indagine per valutare la presenza del rischio per il rachide e per il sistema mano-braccio nel settore della grande distribuzione e nel contempo verificare la presenza di eventuali patologie correlate ai rischi in esame. L’indagine ha interessato 3380 lavoratori (2140 donne e 1219 uomini) della grande distribuzione presenti in 15 regioni ed appartenenti a 28 catene di negozi.

Due terzi del campione appartiene al sesso femminile, con una anzianità lavorativa media pari a 15,6 anni.
Il 47,5% dei soggetti lavora part-time, il 75,5% lavora a turni e il 37,5% effettua lavoro straordinario o supplementare.
Il 64,1% dei lavoratori intervistati è sottoposto a sorveglianza sanitaria (la percentuale di lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria è molto diversa in funzione della mansione svolta, dall’80% degli addetti al settore frutta al circa 65% degli addetti alla macelleria e al magazzino fino al poco più del 40% nelle mansioni miste).
A questo riguardo appare importante sottolineare come non siano significative le differenze fra contratti di lavoro part-time o full-time.

Dei 2168 lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria 465 (pari al 21,3%) ha avuto un giudizio di idoneità con limitazioni da parte del medico competente in relazione all’età e l’anzianità lavorativa, infatti fra i lavoratori di età compresa fra i 45 e i 55 anni la percentuale di lavoratori con limitazione è pari al 30% e fra i lavoratori over 55 è pari al 38% .

Fonte: INCA

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