Ribaltando la sentenza di assoluzione pronunciata in primo grado dal Tribunale di Venezia il 2 novembre 2001, è stata resa pubblica nei giorni scorsi la Sentenza della Corte di Appello di Venezia che, invece, ha condannato gli imputati riconoscendo il nesso tra le lavorazioni tossiche e la formazione di una unica forma tumorale.
Come si legge sul quotidiano lUnità di cui riportiamo larticolo nel link il dispositivo della sentenza è stato emesso dopo una camera di consiglio di oltre dieci ore ribaltando lassoluzione pronunciata in primo grado dal Tribunale di Venezia il 2 novembre 2001. La Corte di Appello di Venezia , invece, il 15 novembre 2004 aveva condannato gli imputati riconoscendo il nesso tra le lavorazioni tossiche e la formazione di una unica forma tumorale, langiosarcoma.Per gli altri tipi di tumore che hanno causato la morte di molti altri dipendenti del Petrolchimico ex Montedison di Porto Marghera (più di 150), il nesso causale non era stato provato. Con la conferma del verdetto di appello, i familiari delle vittime per le quali è stato riconosciuto il nesso di causalità tra lattività lavorativa svolta e la forma forma tumurale sviluppata, manterranno intatto il loro diritto a continuare la causa contro le società petrolchimiche e per ottenere il risarcimento del danno.
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