La relazione, presentata il 3 luglio 2025, illustra i dati sull’andamento infortunistico e tecnopatico oltre alle principali iniziative realizzate dall’INAIL sui fronti dell’assicurazione, della prevenzione, della sanità, della ricerca e degli investimenti. Indica inoltre gli obiettivi strategici posti per il futuro.
Il presidente dell’INAIL, il 3 luglio 2025, ha presentato la Relazione annuale 2024 che descrive l’andamento di infortuni e malattie professionali, traccia il bilancio delle principali attività svolte dall’Istituto negli ambiti dell’assicurazione, della prevenzione, della sanità, della ricerca e degli investimenti, e identifica le sfide strategiche per il futuro.
La fotografia scattata al 30 aprile 2025 mostra per il 2024 una sostanziale stabilità delle denunce di infortunio. L’aumento dello 0,4% rispetto all’anno precedente, da 590mila a 593mila casi, è imputabile alla componente degli studenti, le cui denunce hanno raggiunto quota 78mila, di cui 2.100 nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto), pari a circa il 10% in più dell’anno precedente, quando la copertura INAIL è stata estesa a tutte le attività di insegnamento-apprendimento, superando i limiti precedenti legati alle sole esercitazioni pratiche. Quelle relative ai lavoratori sono invece diminuite dell’1%, da 519mila a 515mila. I casi mortali denunciati sono stati 1.202, uno in più rispetto al 2023: in lieve calo tra i lavoratori (da 1.193 a 1.189), ma in aumento tra gli studenti (da 8 a 13, di cui uno nei Pcto).
Prendendo in considerazione i soli casi occorsi ai lavoratori in senso stretto, che si differenziano da quelli degli studenti per contesti, dinamiche e caratteristiche, nel 2024 si conferma la contrazione degli infortuni avvenuti in occasione di lavoro, ovvero nello svolgimento dell’attività lavorativa (-1,9%, da 421.533 a 413.517), mentre aumentano quelli in itinere, a cui la Relazione annuale dedica un focus di approfondimento, che sono tornati sui livelli pre-pandemia (+3,1%, da 97.939 a 101.000). La quota delle denunce degli infortuni avvenuti nel tragitto casa-lavoro è stata pari al 19,6% del totale, in costante crescita dal 2020. I casi “fuori dall’azienda” (avvenuti cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o “in itinere”) sono stati 117mila, pari al 22,8% del totale, il valore più elevato del quinquennio 2020-2024 sia in termini assoluti che di incidenza sul totale. I casi mortali in itinere sono aumentati del 10,2% (da 275 a 303), mentre quelli in occasione di lavoro sono diminuiti del 3,5% (da 918 a 886). Complessivamente il 42,3% dei decessi si è verificato “fuori dall’azienda”.
Per quanto riguarda le patologie lavoro-correlate, le 88mila denunce del 2024, in crescita del 21,8% rispetto quasi 73mila del 2023, rappresentano il dato più elevato degli ultimi 50 anni. Gli incrementi registrati quasi ininterrottamente dal 2000, per effetto di una maggiore informazione in merito alle coperture assicurative e dell’ampliamento delle malattie riconoscibili, hanno avuto solo un’interruzione nel 2020 quando, a causa della pandemia da Covid-19, le patologie denunciate sono state circa 45mila. Le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono stati circa 58mila, in aumento del 18,7% rispetto ai quasi 49mila del 2023. Per un singolo lavoratore afflitto da diverse patologie, infatti, possono essere protocollate più denunce.
Il presidente D’Ascenzo ha spiegato che “il contributo che l’INAIL ha fornito al Paese per la prevenzione di malattie o infortuni collegati al lavoro nel 2024 si è concretizzato in interventi basati su quattro direttrici fondamentali: l’erogazione di finanziamenti a favore delle aziende che investono in sicurezza, la riduzione dei premi assicurativi a beneficio delle imprese che realizzano interventi di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza, in aggiunta a quelli obbligatori per legge, iniziative dirette a innalzare i livelli di informazione, formazione e cultura della prevenzione e lo sviluppo di innovazione tecnologica da trasferire al mondo produttivo”. Con il bando ISI 2024, in particolare, sono stati stanziati 600 milioni di euro a fondo perduto a sostegno di progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Gli ambiti di intervento sono stati pensati per rispondere ai bisogni reali delle aziende, a partire dalle micro, piccole e medie imprese, favorendo l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, l’acquisto di macchinari innovativi e più sicuri, la valorizzazione dei settori più rappresentativi del Made in Italy e gli interventi di bonifica dell’amianto. Sono quasi 30mila, inoltre, le aziende che hanno beneficiato della riduzione del tasso di premio per prevenzione, per un totale di oltre 197 milioni di euro.
Guardando ai prossimi anni, il presidente ha sottolineato “la totale disponibilità dell’INAIL a contribuire alla definizione di una strategia nazionale di prevenzione, accompagnata da un piano d’azione concreto, basato su un approccio a rete”. Tra gli obiettivi, il trasferimento alle nuove generazioni di dipendenti del know how scientifico, giuridico e medico-legale interno, il potenziamento degli organici con profili altamente specializzati, l’estensione delle coperture assicurative, l’adeguamento delle prestazioni a favore degli assistiti, tra cui l’aumento degli indennizzi e dell’indennità giornaliera per inabilità temporanea, e la promozione di campagne formative per diffondere la cultura della sicurezza. A questo proposito, particolarmente significativo è stato il supporto fornito dall’INAIL per l’approvazione della legge n. 21 del 17 febbraio 2025, che prevede l’inserimento della sicurezza sul lavoro tra gli argomenti di educazione civica nelle scuole.
RELAZIONE ANNUALE 2024
INDICE
1. Andamento infortunistico
2. Bilancio e risultati di gestione
3. Assicurazione
4. Prestazioni
5. Prevenzione e sicurezza
6. Ricerca
7. Patrimonio
8. Innovazione tecnologica, digitalizzazione, comunicazione
9. Aspetti evolutivi
Focus statistico sugli infortuni in itinere
Fonte: INAIL
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