Presentati al Ministero dell’ambiente i risultati della campagna estiva rivolta alla tutela delle acque

I risultati della campagna estiva condotta dai Carabinieri del Comando per la Tutela dell’Ambiente rivolta alla tutela delle acque sono stati presentati, il 6 ottobre 2016, nella sede del Ministero dell’Ambiente. Sequestri per oltre 27 milioni di euro, 202 persone segnalate e 89 tonnellate di sacchetti di plastica illegali ritirate.

E’ arrivata negli stabilimenti balneari e nei villaggi turistici, ma anche negli impianti di depurazione, di trattamento delle acque reflue e nei cantieri navali, oltre che presso i produttori di sacchetti di plastica la campagna estiva condotta dai Carabinieri del Comando per la Tutela dell’Ambiente, in esecuzione alle direttive del ministro Gian Luca Galletti e in coordinamento con le direzioni generali. I risultati sono stati rilevanti: 713 controlli in tutta Italia, 202 persone segnalate, 80 sanzioni penali e 59 amministrative, 42 sequestri per un valore oltre 27 milioni di euro.

I dati sono stati presentati il 6 ottobre 2016, nella sede del Ministero dell’Ambiente, dal ministro Gian Luca Galletti e dal Comandante dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, Generale di Brigata Sergio Pascali.

“Trattasi – spiega il Generale Pascali – di un’attività straordinaria svolta nel periodo estivo d’intesa con il Ministero dell’Ambiente che si affianca ai peculiari compiti a largo spettro che impegnano quotidianamente i Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente nel contrasto al traffico e allo smaltimento illecito di rifiuti a livello nazionale ed internazionale e nella tutela delle matrici ambientali da qualsiasi forma di inquinamento, e che ha portato a risultati di tutto rilievo”.

La campagna sui sacchetti biodegradabili, già avviata nei mesi precedenti, ha visto effettuate 150 ispezioni presso i produttori e rivenditori all’ingrosso del settore allo scopo di verificare il rispetto della normativa italiana che, da agosto 2014, vieta e sanziona la commercializzazione di sacchetti non ecocompatibili. I Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente hanno rilevato non conformità in 33 società operanti nel settore, presenti soprattutto nelle aree industriali del nord Italia, sequestrando oltre 89 tonnellate (82 solo nel settentrione) di shopper da asporto monouso difformi rispetto alla norma UNI EN 13432 o contraffatte con segni falsi e mendaci. Il valore complessivo dei sequestri è di 524 mila euro, mentre sono state comminate 38 sanzioni amministrative per 183 mila euro.

La campagna per la tutela delle acque si è invece rivolta alla verifica del corretto funzionamento dei depuratori comunali e degli impianti di trattamento acque reflue industriali, degli stabilimenti balneari, dei villaggi turistici e dei cantieri navali. In questo caso, a fronte di 563 controlli, si sono verificati 105 casi di non conformità, con 188 persone segnalate in ambito penale con 77 sanzioni. Sono stati 26 i sequestri per oltre 26 milioni e 600 mila euro. Le 21 sanzioni amministrative elevate a 14 soggetti sono state invece di un valore complessivo di oltre 174 mila euro.

Per quanto riguarda la gestione dei depuratori comunali, la maggior parte delle irregolarità sono state riscontrate nelle regioni del sud e centro Italia: in particolare nei Comuni di Marcellina (RM), Viareggio (LU), Pietrasanta (LU), Seravezza (LU), Massa, Carrara, Prato, Città della Pieve (PG), Cagliari, Muravera (CA), Osilo (SS), Martina Franca (TA), Alberona (FG), San Giovanni Rotondo (FG), Crotone (KR), Botricello (CZ). Le violazioni rilevate riguardano l’attivazione di scarichi di acque reflue urbane in assenza della prescritta autorizzazione, il superamento dei valori limite di emissione previsti per legge, l’inadempimento dei contratti di pubbliche forniture da parte delle società di gestione per l’inosservanza degli standard minimi di qualità del refluo depurato ed, in alcuni limitati casi, il reato più grave di avvelenamento delle acque.

Approfondimenti

Precedente

Prossimo