Presentato il dossier “Il veleno è servito. Glifosato e altri veleni dai campi alla tavola”

Presentato il 24 maggio 2017 a Roma il dossier “Il veleno è servito” realizzato dalle Associazioni A Sud e Navdanya International e dal Centro Documentazione Confitti Ambientali. Il glifosato è una minaccia reale o una paura remota? La domanda è quantomai attuale dopo la classificazione dell’erbicida più utilizzato al mondo come probabile cancerogeno da parte della Iarc e l’assoluzione dell’Echa, l’agenzia europea delle sostanze chimiche.

Nei cibi che mangiamo, nell’acqua che beviamo, nella terra terra che calpestiamo e nell’aria che respiriamo si nasconde un nemico invisibile. Sono i pesticidi, sostanze tossiche utilizzate massicciamente nella produzione di alimenti, che minacciano gravemente la nostra salute e gli equilibri ecologici di vaste zone del pianeta. Il modello agroindustriale basato su controllo delle sementi, monocolture e utilizzo massivo di agrotossici e tra le cause strutturali delle crisi che il pianeta sta attraversano: climatica, alimentare, ambientale, idrica, sanitaria.

Il dossier “Il veleno e servito”, realizzato dalle Associazioni A Sud e Navdanya International e dal Centro Documentazione Confitti Ambientali, ne racconta storia, evoluzioni e rischi, soffermandosi sugli studi scientifici pubblicati, sui profili normativi, sul confitto di interessi che coinvolge le lobbies agrochimiche impegnate ad ottenere normative più permissive e sulle azioni dal basso promosse in diversi paesi da cittadini, agricoltori e movimenti sociali in prima linea per difendere la propria salute e la sovranità alimentare.

Il dossier è frutto di un’investigazione sul crescente utilizzo degli agrotossici in agricoltura e intende denunciare non solo le pressioni in corso per la commercializzazione di uno specifico prodotto, il glifosato, a scapito della sua potenziale tossicità e dei rischi connessi per la salute umana e per l’ambiente, ma anche la fragilità di un sistema di regolamentazione che dovrebbe tutelare consumatori e cittadini.

Fonte: A Sud

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