Presentato il manifesto “La salute nelle città: bene comune” del Comitato delle Regioni

Realizzato dalla delegazione italiana del Comitato europeo delle Regioni il manifesto “La salute nelle città: bene comune” che verrà proposto al Parlamento Europeo. Il tema della salute diventa una priorità di azione amministrativa considerando che in Italia il 37% della popolazione risiede nelle 14 Città Metropolitane e che nei prossimi decenni la popolazione urbana rappresenterà il 70% di quella globale.

“Bisogna acquisire la piena consapevolezza che nella materia della salute l’Italia vuole giocare una partita importante in Europa. Per questo è molto importante fare squadra con Stato, Regioni, Comuni ed aziende sanitarie”. Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio nazionale dell’ANCI e sindaco di Catania Enzo Bianco che, in qualità di presidente della delegazione italiana del Comitato delle Regioni, ha illustrato il documento “La salute nelle città: bene comune”, che verrà proposto al Parlamento Europeo.

Il manifesto delinea i punti chiave e le azioni da mettere in campo nelle Città per migliorare gli stili di vita e lo stato di salute dei cittadini, con l’obiettivo di realizzare Health cities, ovvero città consapevoli dell’’importanza della salute come bene collettivo e che, quindi, mettono in atto politiche mirate e chiare, per tutelarla e migliorarla. Ogni punto del manifesto contiene le azioni prioritarie per il raggiungimento di questo obiettivo, promuovendo, a partire dall’esperienza internazionale, partenariati pubblico-privato per l’attuazione di progetti di studio sull’impatto di determinanti di salute nei contesti urbani.

Bianco ha ricordato come sono tanti i motivi che spingono ad una riflessione più attenta sul legame tra salute e città. Innanzitutto “l’aumento continuo della popolazione del pianeta che ha raggiunto livelli significativi”. Inoltre, va considerata la forte spinta verso l’urbanizzazione: “basti pensare che in Italia il 70% della popolazione vive nelle città. Mentre nel 2016 a livello mondiale oltre la metà delle persone ha scelto di vivere in contesti urbani”. Tutto questo spiega l’interesse che i Comuni sono chiamati ad avere sui temi della salute. “Indipendentemente dalle loro specifiche competenze – ha notato ancora Bianco – i sindaci non possono non occuparsi di queste problematiche”.

“Questo documento è un vero atto parlamentare in stile europeo che parte da proposte chiare e raggiungibili e che ha già suscitato notevole interesse a livello comunitario”, ha ricordato Roberto Pella, vice Presidente dell’ANCI. Venendo ai contenuti principali del documento, che dovrà essere formalizzato entro il prossimo 1 marzo, il vice presidente ANCI ne ha indicati tre: l’attenzione alla tematica dell’invecchiamento e dell’aumento della popolazione, “su cui si gioca il futuro delle nuove generazioni”; ancora la gestione della cronicizzazione delle malattie; ed infine “gli squilibri che l’urbanizzazione comporta per il sistema sanitario”.

Fonte: ANCI

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