Presentato il nuovo “Portale dell’acqua” nel corso degli “Stati generali #acquepulite” presso la Camera dei Deputati

Durante gli “Stati generali #acquepulite” è stato presentato il nuovo “Portale dell’acqua”, nato dalla collaborazione tra la Struttura di missione di Palazzo Chigi #italiasicura e l’Istituto Nazionale di Statistica con lo scopo di raccogliere i dati di interesse del settore idrico forniti da diverse Amministrazioni e resi disponibili in formato open data e su mappa interattiva.

Purtroppo l’Italia è in forte ritardo rispetto al resto dell’Europa per quanto riguarda lo stato della depurazione degli scarichi urbani, tanto che ha già subito due condanne della Corte di Giustizia Europea e vi è l’avvio di una terza procedura di infrazione che potrebbe costare all’Italia, secondo una prima stima, circa mezzo miliardo di euro l’anno a partire dal 2016 e fino al completamento delle opere.

E, purtroppo, delle ingenti somme stanziate dal governo e dalla Comunità europea negli ultimi anni solo una parte è stata investita con profitto in opere idriche.

Fra gli obiettivi che gli Stati generali si sono dati ricordiamo: entro 3 mesi avere la certezza sui dati dei controlli ambientali attraverso Regioni, ARPA e ISPRA per colmare le lacune dei molti dati mancanti; aumentare i controlli sul campo, sugli scarichi industriali e sull’impiantistica del trattamento delle acque industriali, garantire il funzionamento degli impianti di depurazione esistenti e favorire i processi naturali di fitodepurazione, ma soprattutto avviare un piano di investimenti di pubblica utilità a lungo termine che porti la media degli investimenti realizzati dai gestori dei servizi idrici dagli attuali 34 euro/abitante anno a 50 euro/abitante.

Durante la giornata è stato, inoltre, presentato il nuovo “Portale dell’acqua”, nato dalla collaborazione tra la Struttura di missione di Palazzo Chigi #italiasicura e l’Istituto Nazionale di Statistica con lo scopo di raccogliere i dati di interesse del settore idrico forniti da diverse Amministrazioni e resi disponibili in formato open data e su mappa interattiva.

Il portale è ripartito in otto sezioni tematiche e per ognuna è disponibile una pagina introduttiva con una breve descrizione dei contenuti e una mappa interattiva che restituisce una cartografia interrogabile con i dati relativi alla sezione di interesse. In alcune sezioni attraverso il tasto “Documentazione” si può accedere a diversi documenti e alla normativa di riferimento sull’argomento trattato, inoltre possono essere presenti i tasti “Cerca” o “Visualizza” che permettono rispettivamente di filtrare i dati per cercare più velocemente le informazioni di interesse o di visualizzare gli stessi in diverse modalità di aggregazione.

Queste le sezioni tematiche:

– infrazioni: dove è possibile visualizzare lo stato delle infrazioni comunitarie e tutti gli investimenti stanziati per il superamento delle medesime;
– investimenti: dove vengono rappresentati tutti gli investimenti relativi ai servizi idrici finanziati con le politiche di coesione;
– governance: dove si riporta la denominazione e il territorio degli Ato (Ambito Territoriale Ottimale) e le indicazioni relative ai rispettivi Enti di governo;
– acque potabili: dove sono disponibili i dati relativi al prelievo e distribuzione di acqua potabile per Distretto idrografico, Regione, Ato e per singolo comune;
– risorse naturali: dove sono presentati per Regione e per Distretto Idrografico i dati sulla valutazione quantitativa delle risorse idriche naturali;
– acque reflue: dove sono presentati i dati sugli impianti di depurazione delle acque reflue urbane;
– gestori: dove sono riportati i gestori dei servizi idrici operanti nei singoli comuni. In particolare per ogni comune sono presentati i gestori del servizio di distribuzione dell’acqua potabile, della rete fognaria e della depurazione delle acque reflue urbane;
– agricoltura & industria: dove sono presentati i dati sull’uso delle risorse idriche per l’irrigazione.

Fonte: ARPAT

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