In occasione della settima Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEA-7) a Nairobi è stato presentato il Global Environment Outlook 7 (GEO-7), il nuovo rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), che rappresenta la più completa valutazione scientifica mai realizzata sullo stato dell’ambiente a livello globale.
Il 9 dicembre 2025 a Nairobi, nell’ambito la settima Assemblea Generale delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEA-7), è stata presentata la settima edizione del rapporto “Global Environment Outlook 7” (GEO-7) del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP).
Il “Global Environment Outlook 7. A future we choose” costituisce la valutazione più completa dell’ambiente globale mai condotta. Il rapporto, frutto del lavoro di 287 scienziati multidisciplinari provenienti da 82 paesi, ha rilevato che investire in un clima stabile, in una natura e in un territorio sani e in un pianeta libero dall’inquinamento può generare migliaia di miliardi di dollari di PIL globale aggiuntivo, evitare milioni di morti e far uscire centinaia di milioni di persone dalla povertà e dalla fame.
Il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, il degrado del suolo, la desertificazione, l’inquinamento e i rifiuti hanno avuto un impatto pesante sul pianeta, sulle persone e sulle economie, con costi già pari a migliaia di miliardi di dollari ogni anno. Il rapporto evidenzia come il seguire gli attuali percorsi di sviluppo porti, inevitabilmente, all’aggravarsi di questo impatto. Suggerisce quindi nuovi approcci, che coinvolgano l’intera società e i governi, per trasformare sistemi economici e finanziari che potrebbero generare benefici macroeconomici globali. Un fattore chiave sarebbe costituito dall’abbandono del PIL per l’adozione di altri indicatori che monitorino anche il capitale umano e naturale, incentivando le economie a muoversi verso la circolarità, la decarbonizzazione del sistema energetico, l’agricoltura sostenibile, il ripristino degli ecosistemi e altro ancora.
“Il Global Environment Outlook pone una scelta semplice per l’umanità: proseguire sulla strada verso un futuro devastato dal cambiamento climatico, dalla natura in declino, dal degrado del territorio e dall’inquinamento atmosferico, oppure cambiare direzione per garantire un pianeta sano, persone sane ed economie sane. Questa non è affatto una scelta”, ha affermato Inger Andersen, Direttore Esecutivo dell’UNEP. “E non dimentichiamo che il mondo ha già fatto molti progressi: dagli accordi globali che riguardano il cambiamento climatico, la natura, il territorio e la biodiversità, l’inquinamento e i rifiuti, ai cambiamenti concreti nel settore in forte espansione delle energie rinnovabili, alla copertura globale delle aree protette e all’eliminazione graduale delle sostanze chimiche tossiche”, ha aggiunto. “Invito tutte le nazioni a trarre vantaggio da questi progressi, a investire nella salute del pianeta e a guidare le proprie economie verso un futuro prospero e sostenibile”.
Il rapporto presenta due percorsi di trasformazione che prevedono benefici macroeconomici globali che inizieranno a manifestarsi nel 2050, cresceranno fino a 20.000 miliardi di dollari all’anno entro il 2070 e successivamente raggiungeranno i 100.000 miliardi di dollari all’anno. I percorsi prevedono una riduzione dell’esposizione ai rischi climatici, una riduzione della perdita di biodiversità entro il 2030 e un aumento delle aree naturali.
Entro il 2050, si potrebbero evitare nove milioni di morti premature grazie a misure come la riduzione dell’inquinamento atmosferico. Entro il 2050, quasi 200 milioni di persone potrebbero uscire dalla denutrizione e oltre 100 milioni dalla povertà estrema. Per raggiungere emissioni nette pari a zero entro il 2050 e garantire finanziamenti adeguati per la conservazione e il ripristino della biodiversità, sono necessari investimenti annuali pari a circa 8.000 miliardi di dollari entro il 2050. Tuttavia, il costo dell’inazione è molto più elevato.
Fonte: UNEP


