“Abbiamo messo le diverse esigenze sul tavolo e abbiamo cercato di capire come affrontare questo tema delicato – ha proseguito il presidente – e oggi abbiamo raggiunto l’obiettivo a cui miravamo: elaborare una ‘exit strategy’, che non penalizzi nessuno e che faccia prevalere la collaborazione tra Enti diversi, che hanno guide politiche diverse, attorno a un tema così importante. Non è una battaglia politica. È una questione istituzionale”.
“L’adesione di tante realtà istituzionali al ‘Manifesto delle Regioni per la lotta alla ludopatia’ e la presenza del sottosegretario Baretta, che qui rappresenta il Governo, è molto importante – ha sottolineato Maroni – oggi si segna una svolta, inizia un percorso comune per arrivare, entro il 30 aprile, a una norma che regolamenti il gioco”.
“Noi siamo per il dialogo, abbiamo coinvolto oltre 700 Comuni, più di 300 scuole, 15 associazioni per la difesa dei consumatori: vuol dire che su questo tema c’è una larghissima intesa e per me è un bene – ha concluso il presidente – però esigo rispetto per le scelte che facciamo, che non sono mai frutto di improvvisazione, come invece è stato scritto sul materiale che qualcuno ha distribuito. Da oggi parte il dialogo e parte il confronto, lavoriamo insieme per elaborare il prima possibile una proposta da mandare alla conferenza delle Regioni”.