Prodotti cosmetici: tinture per capelli più sicure

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE L 198/11 del 20.7.2006 è pubblicata la Direttiva 2006/65/CE della Commissione, del 19 luglio 2006, che modifica la direttiva 76/768/CEE del Consiglio sui prodotti cosmetici, al fine di adeguare al progresso tecnico i suoi allegati II e III.

Nei considerando della direttiva 2006/65/CE della Commissione del 19 luglio 2006 si legge che “Secondo uno studio scientifico pubblicato nel 2001, intitolato “Use for permanent hair dyes and bladder cancer risk” , il Comitato scientifico per i prodotti cosmetici e i prodotti non alimentari destinati al consumatore (SCCNFP) concludeva che i potenziali rischi fossero preoccupanti. E raccomandò alla Commissione di intraprendere ulteriori iniziative per controllare l’uso dei prodotti chimici nelle tinture per capelli”.
L’attuale direttiva che regola il settore dei prodotti cosmetici (direttiva 76/768/CEE del 27 luglio 1976) è stata più volte aggiornata in seguito agli studi del suddetto Comitato scientifico sulla valutazione dei rischi per la salute delle sostanze contenute nelle tinture per capelli. Dopo il primo parere, reso noto il 12 giugno 2001, sui rischi potenziali derivanti dall’uso di alcune tinture permanenti, in un secondo parere, formulato il 17 dicembre 2002, il Comitato ha affermato l’esistenza di prove epidemiologiche secondo le quali l’uso regolare e prolungato di tinture per capelli può essere associato alla comparsa del cancro alla vescica nelle donne.
Poiché il problema coinvolge un elevato numero di consumatori; secondo le statistiche, in Europa più del 60% delle donne fa uso di tinture(contro il 5-10% degli uomini), con una frequenza media di 6-8 volte l’anno, la strategia della Commissione europea è quella di vietare la commercializzazione di tutte le tinture per capelli permanenti e non permanenti per le quali per le quali le case produttrici non abbiano fornito le necessarie schede di sicurezza o il SCCNFP abbia espresso parere negativo.
Alla fine dello scorso anno, le industrie cosmetiche hanno sottoposto alla valutazione del Comitato le schede di sicurezza di 115 sostanze.
Sulla base dei risultati esaminati dal Comitato scientifico, la Commissione, come primo passo per attuare una strategia globale che disciplini le tinture per capelli, ha deciso di adottare la direttiva 2006/65/CE con la quale, modificando gli allegati II e III della direttiva 76/768/CEE del Consiglio sui prodotti cosmetici e cancellando dall’elenco dei coloranti che possono essere contenuti nei prodotti cosmetici dell’allegato IV della stessa direttiva ben 22 sostanze.
Le disposizioni previste dalla direttiva entrano in vigore entro il 1° settembre 2006, mentre i provvedimenti necessari atti a garantire che i produttori della Comunità o gli importatori in essa stabiliti non commercializzino, non vendano e non mettano a disposizione del consumatore finale prootti cosmetici non conformi alle prescrizioni della presente direttive, dovranno essere presi dagli Stati membri a decorrere dal 1° dicembre 2006.

Fonte: Eur-Lex

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