Produzione di energia con recupero del calore

Il Consiglio dei Ministri del 27 ottobre scorso ha approvato in vi preliminare uno schema di decreto legislativo che attua la direttiva 2004/8/CE del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 febbraio 2004 con lo scopo di incentivare la diffusione della cogenerazione ad alto rendimento,vale a dire la produzione combinata in un unico processo di energia elettrica ed energia termica.

Si tratta in sostanza di un sistema nel quale a partire da un combustibile (gas,olio combustibile,biomasse,ecc.) si produce energia elettrica,e il calore derivante da tale processo,invece di essere sprecato come nella produzione tradizionale di elettricità,viene riutilizzato all’interno di processi industriali o per usi civili.
Naturalmente può accadere anche l’opposto,ossia può essere prima prodotto calore per utilizzazioni ad alta temperatura,ed il calore residuo venire utilizzato per produrre energia elettrica.
Il vantaggio della cogenerazione ad alto rendimento è quello di accorpare due fasi altrimenti distinte (da un lato la produzione di energia elettrica e,dall’altro,la produzione di calore i n una caldaia tradizionale) accrescendo così il rendimento complessivo e assicurando un risparmio energetico.
Tutto avviene in un solo processo nel quale l’energia contenuta nel combustibile viene maggiormente sfruttata e questo comporta,rispetto alla produzione separata delle stesse quantità di energia elettrica e calore,u n risparmio in termini economici,energetici (riduzione di combustibile da utilizzare per produrre energia elettrica e termica) e di emissioni in atmosfera.
Il decreto che ora dovrà passare al vaglio delle Commissioni parlamentari e della Conferenza unificata,non comporta nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Ci sembra interessante riportare nel link la sintesi del decreto legislativo sulla promozione ad alto rendimento del Ministero dello Sviluppo Economico nel quale viene affermato che promuovere la cogenerazione ad alto rendimento significa scegliere non solo benefici in termini di semplificazioni,ma anche in termini di assegnazione più vantaggiosa di titoli che attestano il risparmio energetico,i cosiddetti certificati bianchi.

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