Pubblicate tre nuove schede informative INAIL su esposizione ad agenti chimici sensibilizzanti cutanei, lavoratori esposti ad acrilonitrile e utilizzo di fibre sostitutive dell’amianto

INAIL pubblica tre nuovi factsheet: “Il ruolo della differenza di sesso e di genere nell’esposizione ad agenti chimici sensibilizzanti cutanei”, “Stima dei potenziali lavoratori esposti ad acrilonitrile sulla base dei registri di esposizione professionale” e “Utilizzo di fibre sostitutive dell’amianto di nuova generazione e tutela della salute nell’esposizione occupazionale: nuove evidenze da studi in vitro”.

 

“Il ruolo della differenza di sesso e di genere nell’esposizione ad agenti chimici sensibilizzanti cutanei”

L’esposizione ad agenti chimici sensibilizzanti per la cute rappresenta una delle condizioni più comuni rilevabili in numerosi cicli produttivi. Più di mille sostanze possiedono una classificazione armonizzata in Europa come sensibilizzante cutaneo. La differenza di genere nella registrazione degli effetti dovuta ad esposizione a queste sostanze sta emergendo in modo sempre più netto negli ultimi anni. Indagini sperimentali hanno evidenziato diverse caratteristiche della pelle maschile e femminile, ma anche attività più frequentemente condotte dal genere femminile, come il “lavoro umido”, sia in ambienti di vita che di lavoro, che possono portare ad una maggiore fragilità cutanea femminile con la registrazione di effetti più frequenti e di maggiore severità rispetto alla popolazione maschile.

“Stima dei potenziali lavoratori esposti ad acrilonitrile sulla base dei registri di esposizione professionale”

Gli studi epidemiologici sulla valutazione dell’esposizione professionale ad acrilonitrile contribuiscono a identificare i rischi connessi alle attività produttive, a implementare politiche di salute e sicurezza sul lavoro e a monitorare l’esposizione per ridurre i fattori di rischio al fine di migliorare la qualità della vita lavorativa. Sostanza organica diffusamente impiegata nell’industria chimica, e principalmente utilizzata nella produzione di polimeri sintetici, l’acrilonitrile è anche presente in alcune resine, nella produzione di adesivi, vernici, e nelle attività legate alla sintesi di altri composti chimici. Studi sperimentali sugli animali hanno evidenziato che l’esposizione all’acrilonitrile può aumentare l’incidenza di tumori nei polmoni, nel fegato, nel tessuto linfatico e nel sistema nervoso. Studi epidemiologici su coorti di lavoratori esposti hanno mostrato un rischio aumentato per tumori del polmone, vescica, e sistema nervoso centrale. L’obiettivo di questa pubblicazione è quello di descrivere la stima dei lavoratori potenzialmente esposti all’acrilonitrile nei settori di attività economica a maggior rischio, realizzata sulla base delle informazioni raccolte nella banca dati SIREP con dati aggiornati al 2023.

“Utilizzo di fibre sostitutive dell’amianto di nuova generazione e tutela della salute nell’esposizione occupazionale: nuove evidenze da studi in vitro”

Le fibre sostitutive dell’amianto di nuova generazione grazie alla loro elevata resistenza termica e chimica sono sempre più usate per l’isolamento termico ed acustico in edilizia, nell’industria tessile e come rinforzanti di materiali plastici, di cementi e materiali compositi. Tali fibre, in particolare le lane minerali biosolubili AES, sono ritenute non pericolose sulla base delle caratteristiche chimico-fisiche ma pochi studi sono attualmente disponibili sulla loro tossicità. Il fact sheet fornisce una sintesi delle principali caratteristiche delle fibre sostitutive di nuova generazione, degli studi attualmente disponibili sulla loro tossicità e quindi dei possibili rischi per la salute del personale professionalmente esposto.

Fonte: INAIL

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