“La formazione in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro”
A cura di Enrica Sgaramella
Hanno collaborato alla realizzazione del Dossier gli Operatori di Vigilanza della ATS Città Metropolitana di Milano: Enrica Sgaramella, Enrica D’Agostino, Cesare Marino Mazzeo, Gabriella Venturini, Patrizia Bettinelli, Narcisa Piuselli, Luca Austa, Gianni Saccu, Anna SCarpat, Chiara Michelini, Angelo Gerosa, Nicola Delussu, Iolanda Melone
PREMESSA
La formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro è considerata una misura di tutela fondamentale per prevenire i danni derivanti da infortuni o da malattie da lavoro. Considerato che, tra le cause degli infortuni sul lavoro, la componente comportamentale è presente nell’80% degli eventi, appare evidente come sia vitale intervenire per contenere e ridurre i comportamenti scorretti nello svolgimento delle attività lavorative. Naturalmente i comportamenti scorretti sono spesso determinati dalla mancata definizione di procedure di lavoro adeguate e sicure mentre in alcuni casi, pur esistendo procedure formali, nella pratica quotidiana si seguono percorsi informali per una presunta maggiore semplificazione delle attività e, soprattutto, per una reale sottostima del rischio. Gli infortuni sul lavoro sono considerati eventi negativi lontani, poco probabili, collegati a eventi sfortunati e che non riguardano mai se stessi. Gli interventi sul comportamento umano non possono prescindere da azioni volte allo sviluppo di una reale cultura della sicurezza e quindi devono essere mirati alla realizzazione di un processo educativo efficace che passi attraverso un’adeguata attività di formazione. Il D.Lgs. 81/08 ha fatto proprio queste considerazioni ed ha evidenziato in più parti la necessità di formazione, ricordando al contempo nell’art. 2 che la formazione è un “processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi”. In molti passaggi del D.Lgs. 81/08, a partire dall’art. 37, viene proposta la necessità di formazione sia generale che specifica in materia di salute e sicurezza sul lavoro e alcuni Accordi in sede di Conferenza Stato Regioni hanno definito procedure, modalità organizzative e contenuti delle diverse attività di formazione. Il quadro normativo è particolarmente complesso perché in alcuni casi i contenuti degli Accordi Stato Regioni sono stati successivamente ricompresi nel D.Lgs. 81/08, in altri gli Accordi sono stati aggiornati e modificati. In ogni caso si sono resi necessari provvedimenti interpretativi ed esplicativi attraverso circolari o altri provvedimenti regionali. Per altri percorsi formativi specifici la legislazione non fornisce indicazioni particolari ma si limita a stabilire l’obbligo formativo. Considerata tale situazione, con questo Dossier abbiamo ritenuto opportuno predisporre un riepilogo di tutte le situazioni dove vengono previsti obblighi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro al fine di fornire un quadro esaustivo su questi aspetti. Grazie al lavoro puntuale e preciso di alcuni operatori dell’Unità Operativa Complessa di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro “Milano” della ATS Città Metropolitana di Milano (ex ASL), possiamo presentare in modo sintetico e schematico i riferimenti normativi, tecnici, organizzativi e procedurali per l’attivazione di tutti i corsi in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Naturalmente una parte importante del Dossier è dedicata al “processo della formazione” e, prima di presentare le schede riassuntive sopracitate, vengono ripresi e ricordati alcuni concetti ed elementi base sulla corretta realizzazione di un progetto formativo.
Norberto Canciani