L’ISS ha condotto il primo studio in Italia sull’andamento dei sintomi depressivi nella popolazione nel corso del 2020 confrontato con il biennio precedente. La pandemia ha determinato una crescita dei casi di depressione negli italiani durante le fasi di lockdown e per la prima volta risultano colpiti in maniera severa anche i giovani tra i 18 e i 34 anni.
Italiani più depressi durante le fasi di lockdown e colpiti significativamente anche i giovani tra i 18 e i 34 anni. E’ questo il risultato di uno studio realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità, basato sul sistema di sorveglianza “PASSI” (acronimo di “Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia”, sistema che raccoglie dal 2008 informazioni sanitari in campioni di adulti rappresentativi, per genere ed età, della popolazione adulta residente in Italia) e pubblicato sulla rivista Journal of Affective Disorders.
Le restrizioni dovute alla pandemia da Coronavirus 2019 (COVID-19) hanno prodotto un gran numero di effetti sulla salute mentale, che si prevede dureranno nel tempo. Lo studio “Depressive symptoms among adults in 2018–2019 and during the 2020 COVID-19 pandemic in Italy” ha valutato i livelli di sintomi depressivi prima della pandemia di COVID-19, da gennaio 2018 a dicembre 2019, e durante la pandemia in Italia nel 2020. I sintomi sono stati valutati in un campione di 41.362 adulti di età compresa tra 18 e 64 anni intervistati nel 2018-2019 e in un campione di 14.612 adulti intervistati nel 2020.
L’incidenza dei sintomi depressivi è aumentata dal 6,1% nel 2018-2019 al 7,1% nel marzo-aprile 2020. È poi diminuita nel periodo maggio-giugno a 4,4% ma in luglio-agosto è nuovamente aumentata all’8,2% per tornare gradualmente al di sopra del livello pre-lockdown nel novembre-dicembre 2020 (5,9%). Rispetto a prima della crisi sanitaria, durante la pandemia, le donne e le persone con difficoltà finanziarie hanno avuto un rischio significativamente maggiore di sviluppare patologie depressive, mentre le persone più giovani con un’istruzione superiore e quelle che vivono nel Sud Italia sono diventate sempre più vulnerabili.
Risulta quindi che mentre la risposta media alla pandemia è stata di resilienza nel tempo, le donne e gli individui più giovani sono risultati particolarmente inclini al rischio di sintomi depressivi.
Fonte: ISS