Il volume “Salute e sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro” presenta un focus sugli infortuni negli stabilimenti con pericolo di incidente rilevante.
La pubblicazione “Salute e sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro. Focus sugli infortuni negli stabilimenti con pericolo di incidente rilevante” illustra una specifica metodologia messa a punto per aggregare i dati provenienti da diverse fonti ai fini di caratterizzare il settore “Seveso” da un punto di vista infortunistico e che permette di superare le complessità derivanti dalla trasversalità del settore rispetto alle codifiche normalmente utilizzate per la raccolta dei dati.
La banca dati predisposta contiene variabili che descrivono gli aspetti specifici degli stabilimenti Seveso sulla base delle caratteristiche amministrative dell’infortunio, dell’infortunato e dell’evento. Lo strumento consente di individuare gli ambiti critici rispetto ai quali definire specifiche strategie di prevenzione ai fini del miglioramento della salute e sicurezza dei lavoratori.
Il d.lgs. 105/2015, di recepimento della Direttiva 2012/18/UE (cd. Seveso III), è finalizzato a prevenire incidenti rilevanti connessi con la presenza di sostanze pericolose. Gli adempimenti dei gestori prevedono l’attuazione di un sistema di gestione della sicurezza e l’individuazione/analisi degli eventi, anche prevedibili, che possono generare un incidente. Gli studi di settore richiamano questi obblighi soffermandosi principalmente sulle tematiche impiantistiche, gestionali ed ambientali e non sulla trattazione degli aspetti di salute e sicurezza dei lavoratori, principali attori del sistema produttivo, in termini di infortuni occorsi.
Il presente lavoro si focalizza sull’accadimento degli infortuni negli stabilimenti “Seveso” e si propone di presentare i risultati di una ricerca continuativa, effettuata dal Dipartimento innovazioni tecnologiche dell’Inail, finalizzata alla caratterizzazione statistica degli stessi infortuni nel settore (in termini di numero e di principali caratteristiche). In pratica, il settore “Seveso” è definito sulla base dei quantitativi di sostanze pericolose presenti all’interno degli stabilimenti e non sulla base dell’appartenenza ad un settore di attività economica che risponde alla classificazione ATECO. Ai fini della caratterizzazione del settore da un punto di vista infortunistico, lo studio presentato fa riferimento alla messa a punto di una specifica metodologia elaborata per aggregare i dati provenienti da diverse fonti (inventario nazionale degli stabilimenti contenenti sostanze pericolose, banche dati Inail e dati tratti dal registro delle imprese) che ha permesso di superare le complessità derivanti dalla trasversalità del settore “Seveso” rispetto alle codifiche normalmente utilizzate per la raccolta dei dati. La banca dati predisposta contiene variabili che descrivono gli aspetti specifici degli stabilimenti Seveso sulla base delle caratteristiche amministrative dell’infortunio, dell’infortunato e dell’evento. Lo strumento consente di individuare gli ambiti critici rispetto ai quali definire specifiche strategie di prevenzione ai fini del miglioramento della salute e sicurezza dei lavoratori.
Dopo una introduzione della normativa di riferimento, sono descritte le fonti dei dati utilizzati e la metodologia elaborata che ha portato alla definizione dei risultati nel periodo 2017-2020. Viene anche effettuato un confronto con i risultati del precedente periodo di osservazione.
SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI VITA E DI LAVORO
Focus sugli infortuni negli stabilimenti con pericolo di incidente rilevante
INDICE
Premessa
1. Il rischio industriale
2. Contesto normativo di riferimento
2.1 Sviluppo della normativa “Seveso”
2.2 La Direttiva 2012/18/UE e il d.lgs. 26 giugno 2015 n. 105
3. Gli adempimenti del gestore e i compiti istituzionali
3.1 Gli obblighi dei gestori
3.1.1 Il Documento di Politica di prevenzione degli incidenti rilevanti (PPIR) e Sistema di Gestione Sicurezza (SGS-PIR)
3.1.2 Il Rapporto di Sicurezza
3.2 Le competenze istituzionali
3.2.1 Il ruolo dell’Inail
4. Metodologia
4.1 Le fonti dei dati
4.2 Materiali e Metodi
4.3 Metodologia di Identificazione degli Stabilimenti Seveso
5. Risultati
5.1 Produzione e trasformazione metalli e minerali
5.2 Industria chimica
5.3 Stoccaggio, deposito e distribuzione
5.4 Altre attività
6. Conclusioni
Alcuni riferimenti
Riferimenti Bibliografici
Allegato A
Fonte: INAIL
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