L’incontro sta permettendo a tutti i partecipanti di campionare il particolato in un ampio periodo di tempo, con differenti condizioni ambientali e meteorologiche. I risultati di questo interconfronto consentiranno di valutare le prestazioni dei vari strumenti e sistemi di misura e quelle degli stessi laboratori nazionali di riferimento per la qualità dell’aria. Le misurazioni ufficiali sono iniziate il 13 febbraio: circa 50 strumenti sono contemporaneamente in funzione e trasmettono dati ad una speciale piattaforma on line del Centro comune di ricerca.
ISPRA partecipa come laboratorio di riferimento per l’Italia. A loro volta, periodicamente, le varie regioni italiane si verificano rispetto agli strumenti di ISPRA in modo tale che tutta la strumentazione europea abbia prestazioni coerenti per la misurazione di PM10 e PM2,5.
L’ultimo interconfronto tra regioni è stato a Terni nella primavera del 2014.