Ma quali sono le cause di tali incidenti? I comportamenti più a rischio sono generalmente ritenuti la guida con alcool e droghe, la velocità, la scarsa educazione stradale e, comunque, i comportamenti scorretti del conducente.
Tuttavia, lo stato psico-fisico alterato (categoria nella quale rientrano sia lo stato di ebbrezza che lassunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, che gli improvvisi guasti dellauto, secondo lIstat pur non rappresentando, infatti, una percentuale elevata (2%) sul totale delle cause accertate o presunte di incidenti stradali (il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente e costituiscono da sole il 45,8% dei casi) colpisce per la gravità degli eventi ed il fatto che essi coinvolgono maggiormente i giovani.
Infatti, lallarme vero, sottolinea il Rapporto, è quello relativo alla pericolosità sociale dei consumatori di droghe, ritenuti da ACI e CENSIS in forte aumento. E non si parla solo dellebbrezza da alcool o del consumo di cannabis, ma dellaumento del consumo di droghe pesanti (cocaina ed eroina) che coinvolge soprattutto i giovanissimi, anche a causa delle mini-dosi presenti sul mercato a prezzi oramai accessibili: un grammo di coca, che nel 2004 si comprava per 40 euro, oggi ne costa 10-15, rendendo il prodotto accessibile anche a chi vive di sola paghetta.
Rimanendo sul tema della sicurezza stradale, il rapporto riporta dati e conclusioni che finalmente mettono fine a vecchi pregiudizi infondati sulla guida al femminile. Le donne alla guida rappresentano un modello che anche gli uomini dovrebbero seguire.
Il rapporto delle donne con le quattro ruote è caratterizzato da maggiore freddezza decisionale, più disponibilità allintermodalità, minore aggressività alla guida e. di conseguenza, anche minore incidentalità e meno punti patente persi.
Luomo ha, invece, tassi di incidentalità molto sostenuti (il 70% degli incidenti gravi in ambito urbano vede un uomo al volante) e nel 51% dei casi non rinuncerebbe alluso dellauto per una scelta di mobilità pubblica; la donna, invece, pone condizioni e standard ma risulta più favorevole allipotesi di scambio auto-mezzi pubblici (64% di disponibilità).
Un ultimo capitolo del Rapporto è dedicato al rapporto tra sicurezza stradale e comunicazione da cui si evince che le informazioni trasmesse dalle emittenti televisive nazionali si concentrano soprattutto nei mesi estivi (luglio ed agosto) quando la sicurezza stradale si confonde con i disagi arrecati agli automobilisti dalle lunghe code sulle autostrade per le vacanze estive e quando si verificano il maggior numero di incidenti (23.197 in valore assoluto nel 2006, dati Istat ).
(LG-FF)