Rapporto EEA sullo stato delle acque di balneazione nell’Unione europea

L’Agenzia europea per l’ambiente ha pubblicato un rapporto sullo stato delle acque di balneazione nel 2014. Il 95% delle zone di balneazione monitorate nell’Unione europea ha rispettato gli standard minimi per la qualità delle acque. Qualità eccellente nell’83% dei casi, con un aumento di quasi l’1% rispetto al 2013. Italia al settimo posto, Cipro al primo.

In tutte le zone di balneazione di Cipro, Lussemburgo e Malta la qualità dell’acqua è risultata eccellente. Subito a ruota si collocano Grecia (97%), Croazia (94%) e Germania (90%), tutti paesi con un’alta percentuale di zone la cui qualità delle acque di balneazione è risultata eccellente. In tutta Europa solo poco meno del 2% delle zone di balneazione non ha rispettato gli standard minimi previsti dalla direttiva sulle acque di balneazione in materia di qualità dell’acqua ed è stato classificato di qualità “scarsa”.

I risultati provengono dalla relazione annuale sulla qualità delle acque di balneazione dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) e della Commissione europea, che confronta la qualità delle acque di balneazione raccolte in più di 21.000 zone di balneazione costiere e interne in tutta l’UE, la Svizzera e l’Albania nel 2014. Oltre alla relazione, l’AEA ha pubblicato una mappa interattiva con i risultati di ciascuna zona di balneazione.

Le autorità locali raccolgono alcuni campioni di acqua presso zone di balneazione selezionate durante la stagione balneare. I campioni sono poi analizzati in base alle percentuali di due tipi di batteri la cui presenza è indice di inquinamento da acque di scolo o da liquami di allevamento. Le acque inquinate possono essere dannose per la salute umana, causando problemi di stomaco e diarrea se ingerite.

A seconda dei livelli di batteri rilevati, la qualità delle acque di balneazione è classificata di qualità “eccellente”, “buona”, “sufficiente” o “scarsa”. L’AEA elabora la relazione annuale in base ai dati della precedente stagione balneare. La relazione di quest’anno è dunque una raccolta dei dati rilevati nell’estate 2014, che indicano una previsione della qualità delle acque di balneazione per il 2015.

Acque di balneazione 2014: risultati principali
– Oltre il 95% delle zone di balneazione soddisfa i requisiti minimi e l’83% ha raggiunto il livello ancor più rigoroso di “qualità eccellente”. Solo 409 zone di balneazione, ossia meno del 2% del totale, sono state giudicate di scarsa qualità.
– Il numero più elevato di siti di balneazione con una scarsa qualità delle acque è stato registrato in Italia (107 zone di balneazione, pari al 2%), Francia (105 zone di balneazione, 3%) e Spagna (67 zone di balneazione, 3%).
– In generale le spiagge costiere raggiungono ottimi risultati, con quasi il 97% delle zone dell’UE che rispetta gli standard minimi e oltre l’85% classificato di qualità “eccellente”. La qualità delle acque di balneazione di tutte le spiagge costiere in Slovenia, a Malta e a Cipro è stata classificata eccellente.
– In confronto, il 91% delle acque di balneazione interne (laghi e fiumi) rispetta almeno gli standard minimi e più del 78% è di qualità eccellente. In Lussemburgo e in Bulgaria tutte le zone di balneazione interne sono state giudicate di ottima qualità e in Danimarca il 95% delle acque di balneazione lacustri è di qualità eccellente. La Germania ha raggiunto il livello eccellente nel 92% dei quasi 2.000 siti di balneazione interna.

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