Rapporto INAIL 2008: calo degli incidenti mortali sul lavoro in Italia.

Il 24 giugno scorso, è stato presentato a Roma, dal Presidente/Commissario straordinario dell’Inail, Marco Fabio Sartori, il Rapporto Annuale 2008 dell’Istituto. Il documento “ fotografa” sulla base dei dati elaborati dalla Consulenza Statistico Attuariale dell’INAIL l’andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali in Italia, analizzando il suo andamento tendenziale di medio periodo e comparandolo nel più ampio quadro internazionale dell’Unione europea.

Il Rapporto dell’INAIL riferisce che sono stati 874.940 gli infortuni sul lavoro e 1.120 gli incidenti mortali nel 2008. L’anno passato si è chiuso con u n bilancio infortunistico che, pur nella drammaticità dei numeri, segna un incoraggiante record storico: per la prima volta dal 1951, primo anno per il quale si dispone di statistiche attendibili e strutturate, nel nostro Paese il numero di infortuni mortali è sceso al di sotto dei 1.200 casi l’anno. Nel 2008, infatti, i morti sul lavoro sono diminuiti del 7,2% rispetto ai 1.207 dell’anno precedente.

Secondo l’istituto assicurativo per gli infortuni sul lavoro, “ il 2008 non fa che confermare una tendenza che, con l’unica eccezione del 2006, è in corso ormai da molti anni: da un punto di vista statistico l’andamento storico del fenomeno degli infortuni mortali appare ridotto ad un quarto rispetto ai primi anni Sessanta. Nel giro di circa quaranta anni, infatti, si è passati dal tragico record storico i 4.664 morti sul lavoro del 1963, apice del boom economico, ai poco più di 1.500 di inizio millennio. Tale trend decrescente è poi proseguito negli anni duemila: tra il 2001 e il 2008 gli infortuni mortali sono diminuiti di circa il 28% in valori assoluti e di oltre il 33% se il dato è rapportato agli occupati, che nello stesso periodo di tempo sono aumentati dell’8,3%. In ogni caso va detto che il calo è stato continuo e sostenuto dal 2001 (1.546 infortuni mortali) al 2005 (1.280 casi) per l’interrompersi per un improvviso quanto imprevisto rialzo nel 2006, che ha registrato 1.341 decessi. Fortunatamente i dati 2007 (1.207) e 2008 (1.120) hanno segnato di nuovo una decisa riduzione degli eventi mortali.

Quanto ai rami di attività, gli infortuni denunciati all’INAIL nel 2008 sono stati 53.278 in Agricoltura, 367.132 nell’industria e 454.530 nei Servizi. In particolare il decremento di eventi infortunistici è stato più sostenuto nell’industria (-8,2%) e in agricoltura (- 6,9%), mentre resta sostanzialmente stabile nei Servizi (-0,1%). Un calo significativo si è poi registrato in due settori fondamentali dell’Industria: Costruzioni (per un totale di 89.254 casi nel 2008 e un decremento del 12,4% rispetto al 2007) e Metalmeccanico (79.848 casi nel 2008 pari a una riduzione del 10,6%). Per quanto riguarda i Servizi va segnalato, invece, l’incremento del 21,7% degli infortuni che hanno colpito il personale addetto ai servizi domestici (colf e badanti), un settore in forte e continua crescita con una rilevante componente di occupati di origine straniera: quasi tre infortuni su quattro colpiscono, infatti, persone nate all’estero.

Dal punto di vista territoriale, il Rapporto annuale dell’INAIL, rileva che dal punto di vista territoriale la riduzione degli infortuni osservata nel 2008 rispetto al 2007 ha riguardato praticamente tutte le regioni, ad eccezione della Valle d’Aosta (+3,9%) che, tuttavia, presenta un numero di casi molto limitato (2.484). Il 61% degli infortuni è concentrato soprattutto nelle aree del Nord a maggiore densità occupazionale: in particolare Lombardia (149.506 casi), Emilia-Romagna (123.661) e Veneto 104.1e34), che insieme assommano oltre il 43% degli eventi infortunistici denunciati nell’intero Paese. Dal punto di vista dell’età, infine, gli infortuni sul lavoro sono scesi dai 350mila del 2007 agli oltre 320mila del 2008 (-8%) per i giovani fino a 34 anni, mentre per i casi mortali le flessioni più consistenti (-16%) riguardano le classi di età dai 50 anni in su.

Nel capitolo dedicato alle malattie professionali, l’INAIL denuncia che in due anni si è registrato un incremento dell’11%. Infatti, sono quasi 30mila (per l’esattezza 29.704) le denunce di malattie professionali per venute all’Istituto nell’anno 2008 per il riconoscimento e l’eventuale indennizzo d una patologia insorta durante l’attività lavorativa.

(LG-FF)

Fonte: INAIL

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