Rassegna cinematografica “Sguardi al lavoro 2016” organizzata da INAIL Lombardia nella Settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro

Dal 25 al 28 ottobre 2016 Fondazione Cineteca Italiana in collaborazione con INAIL Direzione Regionale Lombardia, presso lo Spazio Oberdan Milano, presenta l’annuale rassegna a ingresso libero “Sguardi al lavoro”. Dodici titoli in programma, con anteprime e momenti di incontro in sala con artisti ed esperti di prevenzione per promuovere la cultura della sicurezza coinvolgendo la cittadinanza.

Durante la Settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro, INAIL Direzione Regionale Lombardia promuove la cultura della prevenzione in tutti gli ambiti, di lavoro, di studio, di vita, cercando di raggiungere la più vasta platea possibile con diversi canali. A Milano, dal 2006, è proprio il cinema con la rassegna “Sguardi al lavoro” che permette a centinaia di persone di incontrarsi e riflettere sulle caratteristiche del lavoro di oggi e di ieri, di discutere, di informarsi ma anche di emozionarsi e di sognare un domani migliore.

Dodici i titoli in programma, con anteprime e momenti di incontro in sala per riflettere attraverso il cinema su un tema così importante come la salute e la sicurezza sul lavoro.

Tra le anteprime In bici senza sella, un film a episodi realizzato da sette registi che raccontano una generazione di precari troppo spesso banalizzata; Il successore di Mattia Epifani che racconta la storia di Vito Alfieri Fontana, ex-industriale delle mine anti-uomo in Puglia e poi, dopo una profonda crisi morale, sminatore in Bosnia-Herzegovina; infine Borsalino City di Enrica Viola che rievoca la memoria dei lavoratori di un tempo, tracciando la storia di uno dei cappelli più famosi del mondo.
Completano il programma Un posto sicuro di Francesco Ghiaccio, un film di denuncia dedicato alla comunità di Casale Monferrato devastata dalla produzione di amianto, una storia che parla di rinascita, di vite che si rimettono in moto sullo sfondo di una città che cerca giustizia; 10 Billion – What’s on your Plate?, documentario diretto dal tedesco Thurn che indaga sulla possibilità di garantire cibo per tutti a fronte di un quadro globale fortemente a rischio; Disconnect di Henry-Alex Rubin, che esplora la nostra dipendenza dalla rete; Il fiume ha sempre ragione di Silvio Soldini, un docufilm che induce a riflettere sull’editoria contemporanea e, in generale, sul mondo e sul commercio delle parole; Due euro l’ora di Andrea D’Ambrosio che si ispira a un vero fatto di cronaca avvenuto nel 2006 in Campania con la tragedia del Bimaltex di Montesano, dove persero la vita due giovani lavoratrici; The Pills – Sempre meglio che lavorare delle webstar Luca Vecchi, Matteo Corradini e Luigi di Capua, che debuttano al cinema in una storia di trentenni che non hanno alcuna intenzione di prendersi sul serio e lottano per un immobilismo post-adolescenziale costi quel che costi; La felicità è un sistema complesso di Gianni Zanasi, che firma una commedia surreale e imprevedibile sorretta dal miraggio di un’imprenditoria etica, con protagonisti gli eccellenti attori Valerio Mastandrea e Giuseppe Battiston.

In calendario anche E poi vincemmo l’oro, un film documentario che racconta la storia del movimento paralimpico italiano dagli albori ai giorni nostri. Ancora oggi sul territorio della città di Ostia vive un piccolo nucleo dei primi atleti paralimpici italiani, oggi 70-80enni, approdati al Centro paraplegici dell’INAIL tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. Erano tutti infortunati sul lavoro che, grazie allo sport, riuscirono a rimettere in moto le proprie vite, divenendo i pionieri di un progetto sportivo e sociale rivoluzionario. Il documentario risale da questa esperienza agli atleti più giovani che hanno affrontato la sfida di Rio 2016. Il documentario fa parte del progetto “Memoria paralimpica”, un patrimonio prezioso di storie, video e fotografie consultabile sul sito www.memoriaparalimpica.it.

Per vedere il programma della rassegna “Sguardi al lavoro 2016” andare alla news completa (al primo link).

Fonte: INAIL

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