Referendum “Acqua pubblica”: 1.400.000 di firme per i referendum che la difendono.

Referendum “Acqua pubblica”, oggi 19 luglio saranno depositate 1.000.000 di firme per i referendum che la difendono.

Ritroviamo in Piazza Navona alle ore 9.30 per festeggiare insieme la consegna di oltre un milione di firme per i tre referendum per l’acqua pubblica presso la Corte di Cassazione.

Referendum “Acqua pubblica“, oggi 19 luglio depositate oltre 1.400.000 di firme per i referendum che la difendono.

Una diga fatta di scatole, un muro simbolico per contenere le conseguenze dell’applicazione del decreto Ronchi sulla privatizzazione della gestione delle risorse idriche.
È stato questo, insieme a dodici striscioni distesi sui sanpietrini di piazza Navona lo sfondo della manifestazione per l’acqua pubblica organizzata lunedì dal Comitato promotore dei referendum.

Un momento di riflessione che ha preceduto la consegna ufficiale del milione e 400mila firme raccolte per la richiesta di referendum in Corte di Cassazione.

Le firme depositate alla Corte di Cassazione 1.401.432 di firme, raccolte per ciascuno dei tre quesiti referendari sull’acqua pubblica.
La raccolta firme per la ripubblicizzazione dell’acqua, partita tre mesi fa, il fine settimana del 24 e 25 aprile, ha visto impegnati su tutto il territorio italiano migliaia di volontari che hanno organizzato banchetti, manifestazioni, dibattiti sull’acqua bene comune dell’umanità.
«In tre mesi – spiega Guido Barbera, presidente di ‘Solidarietà e Cooperazione Cipsi’ – abbiamo raccolto il maggior numero di firme rispetto a tutte le altre esperienze referendarie italiane.
Con il migliore dei presupposti possibili comincia da qui l’avventura, un lungo percorso che ha come prossima tappa 25.000.000 di votanti nel 2011. Per alcuni sono solo numeri, per noi sono la storia del nostro futuro!». Barbera è tra i promotori dei referendum contro la privatizzazione dell’acqua ed è da oltre 20 anni impegnato su questa tematica, promovendo il valore della risorsa idrica come bene comune e diritto umano universale e inalienabile.
«Siamo estremamente soddisfatti dell’enorme risposta arrivata dai cittadini – aggiunge Barbera – e dalla società civile italiana su questo tema, che riguarda il futuro di tutti.
Una grande mobilitazione, un grande segnale di civiltà e di cittadinanza responsabile, che siamo convinti verrà suggellato il prossimo anno (forse già a giugno) dalla partecipazione di tante persone al voto referendario».

(Fonte www.repubblica.it)

(Red)

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