Reg-Toscana, Linee indirizzo di accertamenti alcoldipendenza – Note di Anna Guardavilla

Note di Anna Guardavilla sulla Circolare su Alcoldipendenza della regione Toscana

Note di Anna Guardavilla su Regione Toscana sulle Linee di indirizzo per gli accertamenti sanitari di assenza di alcoldipendenza in lavoratori addetti a mansioni che comportano particolari rischi per la sicurezza, l’incolumità e la salute di terzi.

Sono pubblicate sul n. 52 del BURT Bollettino Ufficiale della Regione Toscana, con la delibera n. 1065 del 9 dicembre 2013 della Giunta regionale.

Scopo del documento è quindi:

• consentire ai “competenti servizi delle Aziende USL del territorio toscano ed ai Medici competenti l’applicazione uniforme e condivisa delle procedure diagnostiche e medico legali per l’accertamento di assenza di dipendenza da alcol per i lavoratori adibiti alle mansioni a rischio […];

• “fornire il supporto specialistico alcologico per tale attività;

• prevedere un criterio omogeneo di tariffazione dei costi a carico del datore di lavoro.”

Nel documento si evidenzia inoltre che il gruppo di lavoro regionale, nella predisposizione delle presenti linee di indirizzo, ha tenuto conto:

• “della quantità dei lavoratori da sottoporre ad accertamenti di assenza di alcoldipendenza;

• dell’organizzazione del sistema sanitario toscano e dell’articolazione dei servizi interessati alle presenti procedure;

• della necessità di contenere i tempi e i relativi costi a carico dei datori di lavoro;

• della necessità di effettuare gli accertamenti nel rispetto della dignità della persona e della privacy:

• della necessità del rispetto delle norme di garanzia circa l’oggetto dell’accertamento e la sua rapportabilità al lavoratore, fattori questi particolarmente importanti per gli eventuali risvolti in contenzioso sia per il lavoratore che per l’accertatore e per il datore di lavoro;

• della necessità di proporre procedure ed accertamenti facilmente accessibili e fattibili che concretamente permettano di fornire gli indispensabili elementi di valore obiettivo e scientifico che possano fungere da valido supporto al giudizio medico ed alle successive azioni ad esso conseguenti, riducendo la componente soggettiva e, dunque, la componente meno difendibile o giustificabile in sede di opposizione;

• della necessità di tutelare la salute e la sicurezza dei terzi e del lavoratore e nel contempo evitare eventuali e arbitrarie “stigmatizzazioni” di “alcoldipendente “o comunque di “abusatore” di sostanze alcoliche”.

Il documento quindi definisce i compiti dell’azienda e del medico competente e illustra il protocollo sanitario, istituito dal M.C.,
– distinguendo la valutazione sanitaria di I e II livello
– descrivendo le modalità di accesso al Cca, Centro di consulenza alcologica, e le modalità di reintegro nella mansione.

Al link, leggi le Note di approfondimenti di Anna Guardavilla, che riportano anche il testo integrale della delibera della Regione Toscana.

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