Regione Lombardia, approvato un Pdl di riordino istruzione, formazione e lavoro

La Giunta regionale Lombardia ha approvato, all’interno di un pacchetto di provvedimenti, un progetto di legge di riordino dell’istruzione, formazione e lavoro che anticipa molte novità che si stanno predisponendo a livello nazionale in tema di apprendistato e raccordo tra formazione e lavoro.

Con due giorni d’anticipo rispetto al Consiglio dei Ministri, in cui il Governo dovrebbe dare il via libera ai decreti attuativi del Jobs Act, la Giunta regionale Lombardia ha approvato un pacchetto di provvedimenti – uno dei quali è un progetto di legge di riordino dell’istruzione, formazione e lavoro in Lombardia – che, ha spiegato l’assessore Valentina Aprea, “anticipa molte novità che si stanno predisponendo a livello nazionale, in particolare sul tema dell’apprendistato, e segna la nostra volontà di rafforzare il raccordo tra formazione e lavoro”.

In un quadro che vede la riduzione delle risorse statali e la riforma delle Province, “l’impegno che abbiamo voluto prendere – ha spiegato Aprea – è stato quello di riequilibrare il peso dei percorsi tradizionali e favorire una inversione di tendenze in base ai principi di qualità, innovazione e internazionalizzazione”.

Tra i punti fondamentali: il passaggio dal doppio finanziamento provinciale e regionale a un sistema unitario per le agenzie provinciali; l’introduzione di costi standard per la formazione professionale; la previsione, già dal prossimo anno formativo, di una quota obbligatoria del 5 per cento di studenti in apprendistato formativo del terzo e quarto anno per il conseguimento della qualifica e del diploma; mantenimento delle risorse ai favore degli studenti disabili (20 milioni).

“Con il provvedimento approvato oggi – ha proseguito Aprea – prevediamo un investimento di 139,5 milioni di risorse dal Bilancio regionale, a cui si aggiungono 42,7 milioni di fondi europei (Por), 4 milioni per l’apprendistato, 5 milioni per Garanzia giovani, 3,2 milioni del Ministero del lavoro sulla dispersine scolastica, 75 milioni di risorse statali”.

In particolare i principi su cui è basato il progetto di legge di riordino dell’istruzione, formazione e lavoro in Lombardia sono:
– Programmazione dell’offerta in relazione al fabbisogno economico;
– Costi standard differenziati per qualifica e diploma;
– Sistema di soggetti pubblici e privati accreditati;
– Quote obbligatorie di alternanza scuola/lavoro;
– Valorizzazione del merito;
– Rafforzamento delle reti territoriali (Poli tecnico professionali);
– Esperienze all’estero;
– Orientamento permanente;
– Valutazione del sistema;
– Rafforzamento delle politiche attive (dote, smart working, welfare aziendale).

“Il lavoro, oggi, – ha aggiunto l’assessore – deve essere concepito in una logica globale. Vogliamo che i nostri ragazzi abbiano esperienze all’estero, per ritornare poi sempre più preparati per rafforzare le eccellenze del nostro territorio”.

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