Regione Lombardia: stazioni di servizio di nuova apertura o in ristrutturazione dovranno di dotarsi di almeno un prodotto a basso impatto ambientale come metano o Gpl

E’ stato approvato, da parte del Consiglio regionale, il Progetto di Legge che modifica il Testo unico delle Leggi regionali in materia di commercio, introducendo nuove disposizioni relative alla vendita di carburanti per autotrazione nelle stazioni di servizio lombarde, con particolare riferimento a metano e Gpl.

Le disposizioni della nuova norma impongono agli impianti di nuova apertura e anche a quelli oggetto di un intervento di ristrutturazione totale o di potenziamento, di dotarsi di almeno un prodotto a basso impatto ambientale, mentre per quelli situati nelle aree urbane anche di un erogatore di elettricità per veicoli a trazione elettrica.

“Continua l’impegno di Regione Lombardia per il miglioramento della qualità dell’aria. Con questo provvedimento favoriamo la diffusione della rete di distribuzione dei carburanti ecologici e andiamo incontro alle esigenze di un mercato automobilistico tecnologicamente sempre più evoluto e pulito e a un pubblico di consumatori che sceglie in maniera crescente mezzi alimentati con carburanti alternativi come Gpl e metano, ma anche elettrici, che offrono costi di esercizio convenienti e hanno un basso impatto ambientale”.
È quanto ha dichiarato Mauro Parolini, assessore regionale al Commercio, Turismo e Terziario, commentando l’approvazione, all’unanimità, da parte del Consiglio regionale, del Progetto di Legge che modifica il Testo unico delle Leggi regionali in materia di commercio, introducendo nuove disposizioni relative alla vendita di carburanti per autotrazione nelle stazioni di servizio lombarde, con particolare riferimento a metano e Gpl.

“Le caratteristiche orografiche e climatiche della nostra regione, unite alla densità abitativa – ha spiegato Parolini -, rendono purtroppo il nostro territorio particolarmente vulnerabile agli inquinanti atmosferici e richiedono uno sforzo maggiore e politiche più incisive rispetto ad altre aree del nostro Paese”. “Da una parte – ha aggiunto l’assessore -, c’è il dovere di tutelare la salute dei cittadini e di alleggerire il peso delle procedure europee di infrazione per la non conformità dei valori della qualità dell’aria, dall’altra la necessità di favorire la libera concorrenza e l’attività d’impresa”.
“Questa prospettiva – ha spiegato l’assessore – ci ha spinti ad adeguare le norme sulla rete di distribuzione carburanti a basso impatto, sia per quanto riguarda quella ordinaria che quella autostradale, estendendo l’obbligo del prodotto Gpl, qualora per ragioni strettamente tecniche non sia possibile inserire il metano”.

Le disposizioni della nuova norma impongono agli impianti di nuova apertura e, “in una logica – a detta dell’assessore – molto apprezzabile di coinvolgimento responsabile dei proprietari delle aree di servizio”, anche a quelli oggetto di un intervento di ristrutturazione totale o di potenziamento, di dotarsi di almeno un prodotto a basso impatto ambientale, mentre per quelli situati nelle aree urbane anche di un erogatore di elettricità per veicoli a trazione elettrica.
“La Lombardia – ha concluso l’assessore Parolini -, con 405 impianti Gpl e 152 di metano, rappresenta già un’eccellenza nel panorama nazionale ed europeo, ma il nostro obiettivo è quello di poter introdurre nel giro di pochi anni una rete di distribuzione di carburanti ecocompatibili ancora più moderna, capillare e completa, che contempli, inoltre, anche l’erogazione del metano in forma liquida (Gnl)”.

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