I dati più recenti registrati dalla rete regionale di monitoraggio, elaborati e pubblicati nella relazione annuale di qualità dell’aria (anno 2015) confermano la necessità di attenzione su alcuni parametri, in particolare in alcune zone e agglomerati.
Il Piano è stato redatto utilizzando le classificazioni e la zonizzazione del territorio, recentemente adeguate con delibera di Giunta.
Il territorio regionale è stato suddiviso in zone omogenee dal punto di vista del carico emissivo così individuate: l’Agglomerato di Cagliari (comprendente i Comuni di Cagliari, Elmas, Monserrato, Quartucciu, Quartu S. Elena e Selargius), la Zona urbana (Sassari e Olbia), la Zona industriale (Porto Torres, Portoscuso, Sarroch, Assemini e Capoterra), la Zona rurale (la restante parte del territorio) e infine la Zona Ozono (tutta la Regione).
Gli inquinanti rilevati con la rete regionale di monitoraggio sono il benzene (B), il monossido di carbonio (CO), il biossido di azoto (NO2), il biossido di zolfo (SO2), il materiale particolato con diametro inferiore a 10 μm e 2,5 μm (PM10 e PM2,5), l’ozono (O3), l’arsenico (As), il cadmio (Cd), il nichel (Ni), il benzo(a)pirene (indicato per semplicità come BaP) e il piombo (Pb). Si è proceduto poi alla valutazione della qualità dell’aria, finalizzata all’acquisizione di una conoscenza approfondita del regime di concentrazione in aria ambiente dei principali inquinanti atmosferici sul territorio regionale, per determinare l’eventuale presenza di situazioni di superamento o di rischio di superamento degli standard di qualità fissati dalla normativa e per garantire un’adeguata protezione della salute della popolazione.
Con il Piano si mira all’adozione di misure aggiuntive per preservare la migliore qualità dell’aria in tutto il territorio regionale con : l’incentivazione alla sostituzione dei caminetti e delle stufe tradizionali con sistemi ad alta efficienza nel settore del riscaldamento domestico; la limitazione dell’impiego di olio combustibile, di gasolio e di legna nelle caldaie e negli impianti a bassa efficienza impiegati per il riscaldamento nel terziario; disposizioni per l’abbattimento delle polveri da cave e da impianti di produzione di calcestruzzi e di laterizi; interventi in ambito portuale (porti di Cagliari ed Olbia), finalizzati all’abbattimento delle emissioni provenienti dallo stazionamento delle navi nel porto e dalle attività portuali, quali uno studio di fattibilità sull’elettrificazione delle banchine, il monitoraggio dei combustibili utilizzati dalle imbarcazioni in ingresso al porto e lo studio sulla possibilità di sostituirli con altri meno inquinanti, la razionalizzazione dei sistemi di imbarco e della logistica del traffico merci all’interno dell’area portuale ecc.; la razionalizzazione del trasporto urbano.
Sono previste, inoltre, campagne di sensibilizzazione e informazione, programmi di educazione nelle scuole per approfondire con maggiore dettaglio le tematiche relative all’importanza della tutela della qualità dell’aria, i possibili effetti nocivi dell’inquinamento atmosferico e l’importanza delle scelte e dei comportamenti personali nel contribuire alla tutela dell’ambiente.