Regioni e Associazioni bocciano “Legge delega ambientale” 308/04

Parere espresso nella Conferenza del 26/01/2006

Dopo il giudizio di ASSOLUTA CONTRARIETA’ delle ASSICIAZIONI AMBIENTALI, questo è il parere delle Regioni espresso nella Conferenza Stato-Regioni sulla cd. ex “Delega ambientale” (Legge n. 308/2004), oggi “Norme in materia ambientale” (espresso in data 26 gennaio u.s.): —– Le Regioni con riferimento allo schema di decreto delegato attuativo della L 308/2004 espresso un Parere negativo – in sede di Conferenza Stato-Regioni – sullo schema di decreto legislativo attuativo della Legge 308/2004, sia nel merito sia per il metodo, come diffusamente argomentato in un allegato tecnico. (omissis) —
– considerato che lo schema di decreto legislativo in oggetto, qualora approvato, avrebbe un impatto drammatico sul corpus normativo delle Regioni, determinando problemi di certezza del diritto e la sostanziale paralisi dell’azione pubblica in campo ambientale, data l’incompatibilità delle norme regionali vigenti con quelle dello schema di decreto in assenza di norme transitorie e di salvaguardia; —-
– considerati infine i profili di manifesta incostituzionalità dello schema di decreto, rimasto inalterato nella sostanza anche nella versione approvata dal Consiglio dei Ministri il 19/1/06 e pesantemente aggravata per la parte della difesa del suolo, dove, a fronte dell’invito delle Commissioni di Camera e Senato di riconoscere alle Regioni il loro ruolo istituzionale (solo parzialmente accolto), sono stati precipitosamente designati gli ambiti territoriali delle otto nuove Autorità di bacino distrettuale, senza nessun coinvolgimento delle Regioni, anzi disponendo la soppressione pressoché immediata, entro fine aprile, delle attuali Autorità di Bacino —– considerati infine i gravi profili di illegittimità denunciati da un grande numero di personalità del mondo scientifico e accademico, che hanno condiviso i rilievi delle Regioni, degli Enti locali e delle associazioni economiche, sindacali, ambientali….” —- Il parere espresso sul 2.o schema di decreto legislativo approvato dal Governo, che dà attuazione ad un’ampia delega conferita al Governo dalla legge n. 308 del 2004 per il riordino, il coordinamento e l’integrazione della legislazione in materia ambientale; il provvedimento interviene in materia di valutazione ambientale strategica e valutazione di impatto ambientale, sia in ambito statale che regionale e provinciale, ed inoltre nei settori della difesa del suolo e lotta alla desertificazione, tutela delle acque e delle risorse idriche, gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati, tutela della qualità dell’aria e riduzione delle emissioni in atmosfera. —— Le ASSOCIAZIONI AMBIENTALI hanno chiesto: “DI NON DARE SEGUITO ALLA APPROVAZIONE DEL TESTO E DI RIMANDARE IL TUTTO AD UN ESAME PIÙ APPROFONDITO DELLE NUMEROSE ED IMPORTANTI CENSURE MOSSE, ESTENDENDO LA PARTECIPAZIONE ANCHE A QUEI SOGGETTI, SIA PUBBLICI CHE PRIVATI, ILLEGITTIMAMENTE ESTROMESSI E CHE PROPRIO PER LE FINALITÀ ISTITUZIONALI CHE LI CARATTERIZZANO, SONO PORTATORI DI INTERESSI FINALIZZATI ALLA TUTELA DEL BENE AMBIENTE E DELLA SALUTE UMANA.”

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