Regioni e l’EXPO: Basilicata capofila per AQUA 2015

Aqua2015 è un progetto tematico nel quale la regione Basilicata è capofila di un gruppo di altre sette regioni o province autonome (Molise, Piemonte, Umbria, Emilia Romagna, Lazio, PA di Bolzano e di Trento). Un progetto collegato ad Expo 2015, che ha come obiettivo la diffusione della consapevolezza su tutti i temi che riguardano l’acqua.

“L’eredità che questo evento lascerà – si legge sul sito www.aqua2015.it – è una diversa filosofia di vita, ecologica e sostenibile, un segno di rinnovamento che ha la sua origine nel reticolo di corsi d’acqua naturali e artificiali, e nel ruolo che l’acqua ricopre all’interno della dieta mediterranea. “Acqua come fonte di vita, nutrimento, alimentazione”: il tema pregnante, collegato al futuro attraverso strumenti innovativi, tecnologie agevolatrici, nuova consapevolezza, verrà declinato anche al di là dei 6 mesi di esposizione universale per trovare una sua dimensione, un vero e proprio stato esistenziale.
Il tema viene declinato in tre momenti.
22 marzo 2015 – in tutte le regioni coinvolte, un evento “smart” di infotainment, costituito dalla somma di eventi grandi e piccoli organizzati in contemporanea in tutte le regioni che fanno parte della cordata. I partner e le reti di persone coinvolti su ciascun territorio progettano e organizzano eventi di ogni genere (escluso convegni! solo per fare qualche esempio: visite guidate a luoghi che hanno a che fare con l’acqua, coinvolgimento di scuole di ogni odine e grado, shooting fotografici, flashmob, dimostrazioni e divulgazioni scientifiche, etc.) assicurando il coinvolgimento quanto più ampio possibile di popolazione e territorio.
9 maggio 2015 – a Milano, un evento ludico divulgativo. L’evento idealmente costituirà un viaggio emozionale attraverso le peculiarità delle regioni partecipanti, che fra le altre cose rappresenteranno le esperienze più interessanti emerse in ciascun territorio il 22 marzo;
Settembre 2015 – a Matera, un evento di caratura internazionale e ad elevato peso scientifico, anche su più giorni, che abbia come riferimento l’intero bacino del Mediterraneo. In questa veste, Aqua 2015 sarà un articolato programma di esposizioni, attività esperienziali, workshop. Una finestra sul futuro in uno spazio espositivo diffuso nella città dei Sassi che proprio nella gestione millenaria della risorsa acqua ha trovato uno dei tematismi che le ha consentito di vincere il titolo di Capitale Europea della Cultura 2019.
Si tratta – è spiegato in un comunicato della Regione Basilicata – di un’iniziativa collegata ad Expo 2015, che ha come titolo “Acqua come fonte di vita, nutrimento, alimentazione”.
“Aqua 2015 – è sottolineato nella nota – intende guardare al futuro attraverso strumenti innovativi, tecnologie agevolatrici, nuova consapevolezza su tutti i temi che riguardano l’acqua generando una diversa filosofia di vita, ecologica e sostenibile; un segno di rinnovamento che ha la sua origine nel reticolo di corsi d’acqua naturali e artificiali, e nel ruolo che l’acqua ricopre all’interno della dieta mediterranea”.
“Il nostro essere capofila – ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella – è emblematico rispetto all’importanza strategica che attribuiamo all’acqua, intesa come risorsa economica ma anche come elemento territoriale caratterizzante, fattore di coesione sociale, simbolo di tradizione, patrimonio materiale e immateriale su cui costruire il nostro futuro”.

Sempre nell’ambito dei temi di AQUA 2015 che saranno al centro di EXPO va sottolineato l’evento organizzato dalla Regione Emilia-Romagna per il prossimo 20 marzo dedicato al tema “Acqua di qualità e sicurezza idraulica. Attuazione integrata delle Direttive Acque e Alluvioni in Emilia-Romagna”.
WORLD WATER DAY 2015 – WATER AND SUSTAINABLE DEVELOPMENT 22 MARCH
20 marzo 2015
Regione Emilia-Romagna Sala “20 maggio 2012” – Viale della Fiera 8, Bologna
La Regione Emilia-Romagna dedica la Giornata Mondiale dell’Acqua al tema dell’attuazione delle Direttive “Acque” 2000/60/CE e “Alluvioni” 2007/60/CE, il cui successo è legato all’integrazione dei Piani di gestione del rischio di alluvioni e dei Piani di gestione dei distretti idrografici, e ai rispettivi processi di partecipazione pubblica.

Fonte: Regioni

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