Regioni: proposte emendative per “la buona scuola”

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella riunione del 23 aprile, ha condiviso un documento riguardante il disegno di legge del Governo recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, all’esame della Commissione VII.

Il documento è stato inviato al Governo (sottosegretario Gianclaudio Bressa e al Ministro Stefania Giannini) e a Flavia Piccoli Nardelli e Ilaria Capua, Vicepresidenti della VII Commissione della Camera, e alla relatrice del provvedimento, Maria Coscia affinché le osservazioni e le proposte emendative possano essere valutate quale utile contributo delle Regioni nell’ambito dell’esame del provvedimento.

Nel condividere un disegno di legge che tende ad implementare e valorizzare l’autonomia scolastica e ad arricchire la loro offerta educativa, le Regioni mettono in evidenza alcuni elementi di principio che ispirano gli emendamenti di dettaglio di seguito riportati:
– è importante prevedere un collegamento con il territorio ed evitare una programmazione scolastica avulsa dal contesto economico e sociale territoriale, come invece pare configurarsi nel disegno di legge proposto, dove manca ogni riferimento alla programmazione delle istituzioni territoriali ivi compresa la programmazione regionale;
– è importante riferirsi alle reti di scuole opportune in particolare dove si introduce una programmazione triennale che va ad aggiungersi alla programmazione annuale. La programmazione triennale se non riferita ad una rete di scuole rischia di perdere il suo valore aggiunto e la portata di impatto innovativo in quanto svilita all’interno della singola istituzione scolastica. Rischia inoltre di essere di difficile perseguibilità pratica e soprattutto poco efficiente nell’impiego delle risorse.

Alla luce delle considerazioni sopra esposte, la Conferenza delle Regioni e delle Province propone i seguenti emendamenti considerati dirimenti:
– con riferimento all’articolo 21, si chiede l’apertura di un tavolo interistituzionale per collaborare alla stesura dei decreti delegati nonché l’espressione dell’intesa in sede di Conferenza Unificata con particolare riferimento alle seguenti materie:
– lettera b: rafforzamento dell’autonomia scolastica;
– lettera g: revisione dei percorsi dell’istruzione professionale, nel rispetto dell’art.117 della costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell’istruzione e formazione professionale;
– lettera h: semplificazione del sistema formativo degli istituti tecnici superiori;
– lettera l: al fine di rendere effettivo il diritto allo studio su tutto il territorio nazionale nel rispetto delle competenze delle regioni in materia attraverso la definizione dei livelli essenziali.
Si suggerisce, inoltre, di aggiungere la materia dei centri per l’istruzione degli adulti (CPIA).

Fonte: Regioni

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