Regioni: rinnovato protocollo d’intesa per la Carta geologica unitaria tra Emilia-Romagna, Marche, Toscana e Umbria

Le quattro Regioni hanno rinnovato per altri cinque anni il Protocollo d’intesa siglato nel 2012, che ha permesso di rendere omogenee le banche dati geologiche per 3.000 chilometri quadrati.

Su delega delle quattro Giunte regionali, i dirigenti delle rispettive strutture (per le Marche, l’architetto Achille Bucci) hanno firmato il rinnovo quinquennale.
Il lavoro avviato consentirà di omogeneizzare un’area equivalente e di sviluppare altre attività comuni relative a cartografia, rilevamento, conservazione, diffusione dell’informazione geologica e realizzazione di applicazioni tematiche.

“L’attenuazione del rischio idrogeologico e sismico è un tema che interessa con profili di forte analogia le regioni con cui abbiamo rinnovato l’accordo – commenta l’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo -. L’approfondita conoscenza del territorio, resa possibile grazie a prodotti cartografici di alto livello oggi disponibili, è fondamentale per attuare politiche di prevenzione del rischio. La sfida che ci attende nei prossimi anni – conclude Gazzolo – è quella di sviluppare dati omogenei e condivisi su ambiti vasti, a partire dai rilievi dalle aree interessate dal dissesto idrogeologico fino all’estensione della microzonazione sismica, e puntare sulla maggior diffusione possibile delle conoscenze”.

Grazie alla collaborazione tra le quattro Regioni, avviata negli anni Novanta, è oggi disponibile per l’intero territorio la Cartografia geologica in gran parte informatizzata a scala di dettaglio (1:10.000) ed alcuni innovativi servizi web, che costituiscono anche per i geologi un utile strumento di lavoro.
Le 4 Regioni hanno anche proposto, anche all’interno del progetto nazionale CARG (Cartografia geologica e geotematica), originali sviluppi e soluzioni tecniche relative al rilevamento, conservazione e diffusione dei dati geologici.
Questo impegno ha permesso di rendere disponibile, per l’intero territorio di competenza, la cartografia geologica in gran parte informatizzata a scala di dettaglio e alcuni servizi web e di stampa innovativi e di sicuro interesse.
“La gestione delle risorse idriche, geotermiche e naturali in senso lato e l’attenuazione dei rischi idrogeologico, sismico e geomorfologico, sono tematiche che interessano, con profili di forte analogia, i territori delle quattro regioni, dove sono ricompresi i distretti idrografici dell’Appennino settentrionale e dell’Appennino centrale – evidenzia il vice presidente e assessore all’Urbanistica della Regione Marche , Anna Casini. La conoscenza di queste tematiche si basa proprio su una corretta e dettagliata valutazione degli aspetti geologici. Già sono state omogeneizzate le banche dati geologiche regionali per circa 3 mila chilometri quadrati e sono in corso attività che porteranno a omogeneizzarne ulteriori 3 mila. I prodotti realizzati saranno prossimamente disponibili sui siti delle varie regioni”.
La commissione tecnica di coordinamento che sovraintende alle attività interregionali dell’intesa sta predisponendo il quadro geologico unitario, alla scala 1:250.000, per l’intero territorio delle quattro regioni, a partire dalle banche dati disponibili presso le rispettive strutture regionali.

Fonte: Regioni

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