Riportiamo nel link la Comunicazione COM(2008)66 definitivo del 15-2-2008 relativa alla Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sullapplicazione della direttiva 2002/30/CE sulle Restrizioni operative ai fini del contenimento del rumore negli aeroporti comunitari.
NellIntroduzione alla Relazione della Commissione si legge, fra laltro, che da quando negli anni 60 e 70 si sono diffusi gli aerei a reazione, linquinamento acustico prodotto dagli aeromobili è diventato una questione spinosa per gli abitanti delle zone limitrofe agli aeroporti. Per questo motivo i Governi e le imprese del settore hanno cercato di migliorare costantemente la situazione a proposito del livello di inquinamento acustico prodotto dai singoli aeromobili, in particolare grazie a un accordo a livello globale (ICAO) sullintroduzione di norme sempre più restrittive, un processo che ha portato alla definizione delle cosiddette norme del capitolo 2,3 e 4 per gli aeromobili. Di conseguenza , gli aerei passeggeri di oggi sono molto meno rumorosi di quelli di una volta.
Il 26 marzo 2002 la Comunità ha adottato la direttiva 2002/30/CE che istituisce norme e procedure per lintroduzione di restrizioni operative ai fini del contenimento del rumore negli aeroporti nella Comunità. La direttiva autorizza gli Stati membri a introdurre in singoli aeroporti nuove restrizioni operative, soprattutto per gli aeromobili che sono marginalmente conformi al capitolo 3, a condizioni che rispettino il cosiddetto approccio equilibrato stabilito dalle risoluzioni A33-7 e A35-5 dellAssemblea dellICAO. Nello stesso anno lUE ha adottato la direttiva 2002/49/CE che impone ladozione di mappe acustiche strategiche e di piani di azione nelle vicinanze dei principali aeroporti civili e nelle agglomerazioni con oltre 100.000 abitanti per prevenire, evitare e ridurre gli effetti nocivi (compreso il fastidio) causati dallinquinamento acustico provocato dal traffico aereo. Nel corso del 2009 la Commissione presenterà una relazione separata al Parlamento europeo e al Consiglio sullattuazione della direttiva in questione . Nel 2006 lUE ha adottato una nuova strategia per lo sviluppo sostenibile che intende ridurre linquinamento acustico dovuto ai trasporti sia allorigine sia tramite misure di attenuazione per garantire che i livelli globali di esposizione minimizzino gli effetti negati vi sulla salute.
Si legge nella Relazione che dalle risposte ricevute da 52 aeroporti è emerso che non tutti gli aeroporti interpretano le disposizioni della direttiva 2002/30/CE nello stesso modo.
Gli obblighi imposti agli aeroporti sembrano abbastanza chiari: la direttiva impone alle autorità che intendono introdurre nuove restrizioni operative su aerei subsonici civili a reazione dopo il 28 marzo 2002 di adottare lapproccio equilibrato e di limitare le restrizioni a quanto necessario. Inoltre, gli Stati membri che introducono restrizioni devono seguire determinate procedure per quanto riguarda la notifica di introduzione, valutazione e lattuazione delle misure. Nel corso di questo processo deve essere quantificato leffetto pianificato delle restrizioni.
(LG-SP)
Il 26 marzo 2002 la Comunità ha adottato la direttiva 2002/30/CE che istituisce norme e procedure per lintroduzione di restrizioni operative ai fini del contenimento del rumore negli aeroporti nella Comunità. La direttiva autorizza gli Stati membri a introdurre in singoli aeroporti nuove restrizioni operative, soprattutto per gli aeromobili che sono marginalmente conformi al capitolo 3, a condizioni che rispettino il cosiddetto approccio equilibrato stabilito dalle risoluzioni A33-7 e A35-5 dellAssemblea dellICAO. Nello stesso anno lUE ha adottato la direttiva 2002/49/CE che impone ladozione di mappe acustiche strategiche e di piani di azione nelle vicinanze dei principali aeroporti civili e nelle agglomerazioni con oltre 100.000 abitanti per prevenire, evitare e ridurre gli effetti nocivi (compreso il fastidio) causati dallinquinamento acustico provocato dal traffico aereo. Nel corso del 2009 la Commissione presenterà una relazione separata al Parlamento europeo e al Consiglio sullattuazione della direttiva in questione . Nel 2006 lUE ha adottato una nuova strategia per lo sviluppo sostenibile che intende ridurre linquinamento acustico dovuto ai trasporti sia allorigine sia tramite misure di attenuazione per garantire che i livelli globali di esposizione minimizzino gli effetti negati vi sulla salute.
Si legge nella Relazione che dalle risposte ricevute da 52 aeroporti è emerso che non tutti gli aeroporti interpretano le disposizioni della direttiva 2002/30/CE nello stesso modo.
Gli obblighi imposti agli aeroporti sembrano abbastanza chiari: la direttiva impone alle autorità che intendono introdurre nuove restrizioni operative su aerei subsonici civili a reazione dopo il 28 marzo 2002 di adottare lapproccio equilibrato e di limitare le restrizioni a quanto necessario. Inoltre, gli Stati membri che introducono restrizioni devono seguire determinate procedure per quanto riguarda la notifica di introduzione, valutazione e lattuazione delle misure. Nel corso di questo processo deve essere quantificato leffetto pianificato delle restrizioni.
(LG-SP)
Fonte: Commissione Europea
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