Il ministero dell’Istruzione, con decreto dello scorso 10 agosto, ha ricostituito l’Osservatorio per l’inclusione degli alunni disabilità, che era scaduto mesi fa e non era ancora stato rinnovato. L’Osservatorio ha compiti consultivi e propositivi sulle politiche scolastiche della disabilità e sulla loro attuazione: non un ruolo deliberante dunque, ma negli anni scorsi si è distinto per essere il luogo privilegiato in cui i problemi e le esigenze degli alunni e degli studenti disabili venivano portati all’esame del Ministero e presi in carico.
L’Osservatorio per l’integrazione delle persone disabili è articolato in un comitato tecnico-scientifico ed in una consulta delle associazioni dei disabili e delle loro famiglie.
Tra i suoi compiti quello di vigilare affinché il diritto allo studio, la continuità educativa e l’orientamento professionale, collegamento con il mondo del lavoro, vengano garantiti a tutti i ragazzi.
Rispetto al precedente Osservatorio, che era stato nominato per tre anni, nel dicembre 2011, cambia la quasi totalità dei membri, con la sola eccezione dei dirigenti del Miur che hanno mantenuto il medesimo incarico all’interno del Ministero. Cambia poco però, e del resto la normativa in materia parla chiaro, riguardo la qualifica dei componenti: anche nel precedente Osservatorio erano presenti un neuropsichiatra, il presidente della Fish e il presidente della Fand. I docenti erano però quattro e non tre, e fra di essi vi era un docente di scuola dell’infanzia, ora assente. Erano tre infine, e non due, i docenti universitari. I due posti lasciati liberi sono andati, nel nuovo Osservatorio, ai rappresentanti del Cip e della Cnudd.