Riduzione dei rifiuti e impiego efficiente delle risorse: è quanto chiedono i cittadini europei

L’uso efficiente delle risorse e la gestione dei rifiuti sono elementi chiave della politica ambientale e della strategia “Europa 2020” per questo l’Europa ha deciso di approfondire il tema dei rifiuti attraverso un sondaggio

L’indagine “Attitudes of Europeans towards waste management and re source efficiency” mette a fuoco le percezioni, le attitudini ed i comportamenti dei cittadini in relazione alla produzione e gestione dei rifiuti, all’uso efficiente delle risorse al fine di raggiungere un’economica circolare che include i prodotti di seconda mano ed i sistemi alternativi all’acquisto di nuovi prodotti.

I risultati delle interviste effettuate telefonicamente dal 3 al 7 dicembre 2013 su un campione diversificato dal punto di vista sociale e demografico ( circa 26.000 persone coinvolte ) sono racchiusi in un rapporto articolato in 4 capitoli.

Il primo capitolo fornisce una panoramica del problema della gestione delle risorse in Europa, cercando di fornire risposte a domande quali : “Quanto sia importante che l’Europa usi le sue risorse in modo più efficiente ? Quale impatto potrebbe avere l’uso più efficiente delle risorse sulla qualità della vita, sulla crescita economica e sulle opportunità di lavoro ? Quali azioni sono prioritarie per implementare l’uso efficiente delle risorse ?”

Il secondo capitolo si divide in due parti: la produzione di rifiuti e la gestione dei rifiuti. La prima parte si occupa della quantità di rifiuti prodotti dagli intervistati e di quali comportamenti vengano praticati per ridurre la quantità di rifiuti. In particolare si pone attenzione alla produzione di rifiuti alimentari domestici ed alle possibili soluzioni da adottare per ridurli. La seconda parte del capitolo, invece, analizza come vengono gestiti i rifiuti domestici da parte dei soggetti intervistati e le iniziative che potrebbero convincerli a differenziare maggiormente i loro rifiuti.

Il terzo capitolo si focalizza specificatamente sulla tipologia più comune di rifiuti, la plastica e sull’abbandono dei rifiuti.

Il quarto capitolo chiude il rapporto esaminando i concett di “economica circolare”, di prodotti durevoli o riciclabili, del massimo utilizzo dei prodotti: riparare invece di gettare.

Dall’indagine emerge che il 96% di coloro che hanno risposto al sondaggio ritiene importante che l’Europa usi le sue risorse in modo più efficiente: il 68% ritiene prioritario l’uso efficiente delle risorse mentre solo il 3% ritiene che questo impegno abbia scarsa rilevanza.

Il nuovo sondaggio dell’Eurobarometro mette in evidenza come la stragrande maggioranza degli europei ritenga che il proprio paese produca ancora troppi rifiuti e vorrebbe meno sprechi.

In Europa 9 su 10 differenziano la carta, il cartone, le scatole di cartone delle bevande (90%), le plastiche (90%), ed il vetro, almeno occasionalmente, mentre tre quarti differenziano i rifiuti pericolosi che provengono dalle abitazioni, l’alluminio (78%), i rifiuti elettrici ed elettronici (76%), i rifiuti alimentari.
La percentuale di raccolta differenziata nei diversi Stati membri è alquanto diversa, ad esempio, in Austria la raccolta di carta si attesta al 99% mentre, in Romania, i rifiuti pericolosi provenienti dalle famiglie (es le vernici) vengono raccolti in percentuali ancora basse (solo il 28%).

Alla domanda come incrementare la raccolta differenziata, il 71% ha risposto che sarebbe importante essere rassicurati sul reale impiego nella filiera del riciclaggio di tutti i materiali raccolti separatamente, per altri invece gli incentivi economici alla raccolta differenziata potrebbe stimolare a fare una differenziata maggiore e più puntuale, altri ancora sostengono la necessità di una presenza capillare dei centri di raccolta che devono trovarsi nelle vicinanze della propria abitazione.

Fonte: ARPAT

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