Il 26 maggio scorso la Commissione europea ha pubblicato una comunicazione per promuovere un dibattito su un eventuale aumento al 30% dellobiettivo di riduzione delle emissioni a effetto serra.
Nella Comunicazione del 26 maggio , la Commissione europea presenta unanalisi dei costi, dei benefici e delle possibili opzioni per portare dal 20% al 30% lobiettivo di ridurre, da qui al 2020, le emissioni a effetto serra dellUE rispetto ai livelli del 1990.
La possibilità di passare dal 20% al 30% è però subordinata a determinate condizioni che attualmente non sussistono.
La Comunicazione pubblicata il 26 maggio fa seguito al documento della Commissione Dare nuovo impulso ai negoziati internazionali sul clima e allinvito al Consiglio a presentare una valutazione di impatto del passaggio condizionale a una riduzione del 30%.
Nella comunicazione vengono inoltre esaminate le misure adottate per aiutare le industrie ad alta intensità energetica in modo da scongiurare il rischio di una rilocalizzazione delle emissioni,
secondo quanto disposto dalla direttiva UE sul sistema di scambio delle quote di emissione ( o ETS: Emission Trading System).
La comunicazione mostra che la riduzione delle emissioni dellUE per effetto della crisi economica e il calo dei prezzi del carbonio hanno modificato le stime effettuate due anni fa, al momento in cui è stato presentato il sistema ETS riveduto. Pertanto, alla luce dei nuovi dati, viene fornita unanalisi delle implicazioni dei vari livelli di ambizione in quanto motori di modernizzazione delleconomia dellUE e di creazione di posti di lavoro grazie alla promozione delle tecnologie a basse emissioni di carbonio.
La comunicazione prende in esame gli sforzi che sarebbero necessari nei principali settori per ridurre le emissioni del 20%-30%, indicando gli effetti di tali sforzi e le possibili opzioni politiche per la loro realizzazione. La valutazione delle possibili alternative tiene inoltre pienamente conto dellattuale contesto caratterizzato dalla carenza di fondi pubblici e dalla contrazione economica.
La possibilità di passare dal 20% al 30% è però subordinata a determinate condizioni che attualmente non sussistono.
La Comunicazione pubblicata il 26 maggio fa seguito al documento della Commissione Dare nuovo impulso ai negoziati internazionali sul clima e allinvito al Consiglio a presentare una valutazione di impatto del passaggio condizionale a una riduzione del 30%.
Nella comunicazione vengono inoltre esaminate le misure adottate per aiutare le industrie ad alta intensità energetica in modo da scongiurare il rischio di una rilocalizzazione delle emissioni,
secondo quanto disposto dalla direttiva UE sul sistema di scambio delle quote di emissione ( o ETS: Emission Trading System).
La comunicazione mostra che la riduzione delle emissioni dellUE per effetto della crisi economica e il calo dei prezzi del carbonio hanno modificato le stime effettuate due anni fa, al momento in cui è stato presentato il sistema ETS riveduto. Pertanto, alla luce dei nuovi dati, viene fornita unanalisi delle implicazioni dei vari livelli di ambizione in quanto motori di modernizzazione delleconomia dellUE e di creazione di posti di lavoro grazie alla promozione delle tecnologie a basse emissioni di carbonio.
La comunicazione prende in esame gli sforzi che sarebbero necessari nei principali settori per ridurre le emissioni del 20%-30%, indicando gli effetti di tali sforzi e le possibili opzioni politiche per la loro realizzazione. La valutazione delle possibili alternative tiene inoltre pienamente conto dellattuale contesto caratterizzato dalla carenza di fondi pubblici e dalla contrazione economica.
(LG-SP)
Fonte: Commissione Europea
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