Rifiuti, firmato il primo decreto “end of waste” per il riciclo dei pap (prodotti assorbenti della persona)

Con la firma del decreto “end of waste” per il riciclo dei pap ha ricevuto il via libera l’impianto per il riciclo di pannolini, pannoloni e assorbenti igienici costruito in provincia di Treviso. È il primo al mondo e sfrutta una tecnologia d’avanguardia.

Il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa ha firmato il decreto “End of Waste” per il riciclo dei Pap. La sigla sta per prodotti assorbenti della persona, ovverosia pannolini, pannoloni, assorbenti igienici.

Da una tonnellata di pannolini, al netto degli scarti, si possono ottenere fino a 150 chili di cellulosa, 75 chili di plastica e altrettanti di polimero super assorbente.

Dopo anni di attesa, ha avuto finalmente il via libera l’impianto per il riciclo dei pannolini costruito dalla Fater e da Contarina a Lovandina di Spresiano, in provincia di Treviso. È il primo al mondo. Una tecnologia d’avanguardia. Che è stata riconosciuta dalla Commissione europea come Eco-Innovation nel 2011. Che ha vinto il Premio Sviluppo Sostenibile, promosso dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, a Ecomondo nel 2018. Ma che è stata a lungo bloccata da una serie di ritardi e incongruenze normative.
L’impianto era partito in modo sperimentale nel 2015 ed era stato inaugurato, ma non autorizzato nel 2017.

“È un giorno importante e un passaggio epocale per l’economia circolare” ha dichiarato Costa. “Ho firmato il decreto con cui può finalmente decollare un’industria tutta italiana che coniuga il riciclaggio e la conseguente riduzione del problema dello smaltimento dei rifiuti con la creazione di tantissimi posti di lavoro. Si potranno recuperare e non mandare a incenerimento o discarica ben 900 mila tonnellate l’anno di rifiuti”.

Una decisione importante che si è fatta però attendere per anni a causa di un lungo contenzioso normativo. La Regione Veneto aveva rifiutato l’autorizzazione affermando che la decisione spettava al ministero dell’Ambiente. E il Consiglio di Stato le ha recentemente dato ragione ribaltando una sentenza di primo grado del Tar Veneto.
Ora finalmente la disputa può considerarsi conclusa, anche se il processo seguito rischia di rendere complesso e tormentato l’iter di approvazione, in altri settori, di analoghi impianti che sono tecnologicamente avanzati e servono a dare concretezza agli appelli a far crescere l’economia circolare.

I prossimi decreti End of Waste in arrivo, dopo vari passaggi istituzionali che comprendono anche la valutazione presso la Commissione Europea, sono quelli per il recupero degli pneumatici, di carta e cartone, delle plastiche miste e dei rifiuti da costruzione e demolizione.

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