Rifiuti: migliaia di imprese cancellate dall’Albo Gestori

Migliaia di Imprese sono state cancellate dall’Albo per mancato aggiornamento dell’iscrizione al trasporto dei propri rifiuti.
Si tratta di imprese che svolgono attività di gestione di rifiuti (trasporto, gestione impianti, bonifica siti contaminati, bonifica beni contenenti amianto) dovevano depositare la domanda d’aggiornamento dell’iscrizione entro il 27 dicembre 2011. Consulta l’elenco al link.

Migliaia di Imprese sono state cancellate dall’Albo per mancato aggiornamento dell’iscrizione al trasporto dei propri rifiuti (per mancato aggiornamento dell’iscrizione ai sensi dell’articolo 212, comma 8, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, come sostituito dall’articolo 25, comma 1, lettera c), n. 8, del decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205).

Si tratta di imprese che svolgono attività di gestione di rifiuti (trasporto, gestione impianti, bonifica siti contaminati, bonifica beni contenenti amianto) dovevano depositare la domanda d’aggiornamento dell’iscrizione entro il 27 dicembre 2011.

Consulta l’elenco al link.
Potrai consultare la delibera del Comitato Nazionale, relativa all’elenco ricognitivo dei provvedimenti delle Sezioni regionali e provinciali con i quali sono state disposte le cancellazioni e i relativi elenchi delle imprese cancellate

Il Comitato Nazionale ha adottato la Delibera n. 2 del 23 Gennaio 2012 (comunicato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 22 del 27/01/2012) relativa all’elenco ricognitivo dei provvedimenti delle Sezioni regionali e provinciali con i quali sono state disposte le cancellazioni delle imprese che non hanno aggiornato la propria iscrizione.

Secondo R. Bertuzzi (Studio Maglia):
durante un controllo stradale al momento del controllo di un veicolo ad oggi non più iscritto all’Albo, verranno accertate le sanzioni penali ex art. 256 comma 1 lettere a) e lettera b) Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

– si ricordano inoltre le eventuali sanzioni pecuniarie fino a 250 quote, per le imprese rientranti nel Decreto Legislativo 7 luglio 2011, n. 121 c.d. Tutela penale dell’ambiente.

(Red)

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