Rifiuti: nuova Direttiva UE, da recepire entro 24 mesi

Dovrà essere recepita entro 24 mesi. Impone: netta definizione tra “rifiuti” e “sottoprodotti”, obiettivi ambiziosi per riciclaggio e rafforzamento della prevenzione in tema di produzione dei rifiuti.
Approvata definitivamente il 17 giugno: sostituirà le direttive n. 2006/12/Ce (rifiuti), n. 91/689/Cee (rifiuti pericolosi) e n. 75/439/Cee (eliminazione degli oli usati). Impone obiettivi a medio e lungo termine.

Il 17 giugno 2008 il Parlamento europeo ha adottato definitivamente una direttiva che sostituirà le direttive:
– 2006/12/Ce (rifiuti)
– 91/689/Cee (rifiuti pericolosi)
– 75/439/Cee (eliminazione degli oli usati).

Gli Stati dovranno attuare entro 24 mesi dall’entrata in vigore, secondo un preciso ordine di priorità:
1. prevenzione
2. preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio, il recupero
3. lo smaltimento dei rifiuti
, che consiste in qualsiasi operazione diversa dal recupero anche quando comporti il recupero di sostanze o di energia, come il deposito in discarica, la biodegradazione di rifiuti liquidi o fanghi nei suoli, l’iniezione dei rifiuti pompabili in pozzi, in cupole saline o in faglie geologiche naturali, l’incenerimento o il deposito permanente (ad esempio, la sistemazione di contenitori in una miniera).
Al riguardo, la direttiva sottolinea che gli Stati membri non dovrebbero promuovere, laddove possibile, lo smaltimento in discarica o l’incenerimento di materiali riciclati.

Impone obiettivi a medio e lungo termine e:
– fissa misure per ridurre la produzione di rifiuti
– impone il ricorso a regimi di raccolta differenziata entro il 2015 per aumentare di almeno il 50% il riutilizzo e il riciclaggio nel 2020
– incentiva anche l’eco-design
– prevede la definizione di programmi di gestione e prevenzione dei rifiuti e norme in materia di autorizzazioni, responsabilità, sanzioni e ispezione degli impianti
– favorisce l’eco-design.

Il riciclaggio va preferito ai termovalorizzatori, che si possono considerare attività di recupero solo se rispondono a determinati requisiti di “efficienza energetica” fissati dalla stessa direttiva.

La direttiva indica e ricorda che :
– la politica sui rifiuti dovrebbe mirare anche a ridurre l’uso di risorse
– la prevenzione dei rifiuti dovrebbe essere una priorità
il riutilizzo e il riciclaggio dovrebbero preferirsi alla valorizzazione energetica dei rifiuti“, in quanto rappresentano la migliore opzione ecologica.

(RP)

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